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Fondi europei, per Russo nel sociale non si perdera' neanche un euro

Napoli - "Nel dibattito all'indomani dell'istituzione dell'Agenzia per la Coesione territoriale, che rischia di trasformarsi in una sommaria e generica accusa verso le Regioni ad 'obiettivo convergenza', tra cui la Campania, sull'impiego dei fondi...

"Nel dibattito all'indomani dell'istituzione dell'Agenzia per la Coesione territoriale, che rischia di trasformarsi in una sommaria e generica accusa verso le Regioni ad 'obiettivo convergenza', tra cui la Campania, sull'impiego dei fondi europei 2007/2013, sfugge un dato: la programmazione, l'impegno, la spesa ed in parte la certificazione proprio in Campania della totalità dei fondi previsti per l'assistenza e le attività sociali a valere sui programmi operativi Fesr e Fse. Si tratta di 200 milioni del Fondo europeo di sviluppo regionale e di 81 milioni del Fondo sociale europeo, di cui non si perderà neanche un euro". A dichiararlo è l'assessore all'Assistenza sociale della Campania Ermanno Russo, che aggiunge: "La giunta Caldoro è riuscita in tre anni di lavoro ad imprimere un'accelerazione senza precedenti in questo settore, tale da mettere in campo tutto ciò che si poteva mettere in campo con i fondi europei". "Per la prima volta, inoltre, questa Regione ha dato vita ad un programma operativo volto a potenziare la governance territoriale dei servizi alla persona, attraverso azioni di sistema che, pur in un momento di scarsa liquidità delle casse di Palazzo Santa Lucia e nonostante la tagliola del patto di stabilità interno, hanno consentito di effettuare investimenti su due filoni tra loro complementari: l'infrastruttura sociale e l'inclusione", spiega l'assessore."La famiglia, i giovani e le fragilità sociali sono invece i reali destinatari delle iniziative. Per quanto riguarda il Fesr, l'investimento regionale si è caratterizzato per i finanziamenti rivolti in massima parte a tre macroaree: infanzia, circa 70 milioni di euro per gli asili nido, micronidi e servizi integrativi; imprese sociali, 50 milioni di agevolazioni; centri polifunzionali e per anziani, giovani o utenze disagiate, circa 75 milioni di euro. Quanto al Fse - conclude Russo - i finanziamenti sono stati finalizzati all'inclusione di target precisi di assistenza come giovani, donne e persone con disabilità. Sempre nella quota di Fse è infine prevista un'azione relativa all'offerta formativa rivolta ai detenuti, con uno stanziamento di risorse pari a 7 milioni di euro ".

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