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Cioffi (Civitas) denuncia: 'Tarsu Fuorilegge'

Maddaloni - Civitas attraverso il suo Presidente, Alessandro Cioffi, chiede al Sindaco Cerreto una corretta applicazione della tassa sui rifiuti, denunciando che la Tarsu, applicata ancora dalla maggior parte dei Comuni d' Italia compreso quello...

Civitas attraverso il suo Presidente, Alessandro Cioffi, chiede al Sindaco Cerreto una corretta applicazione della tassa sui rifiuti, denunciando che la Tarsu, applicata ancora dalla maggior parte dei Comuni d' Italia compreso quello di Maddaloni è ormai fuori legge, perchè sostituita dalla "Tia" (tariffa di igiene ambientale).
La differenza non è di poco conto considerando che mentre la TARSU viene calcolata in base alla grandezza della casa o altro immobile, tenendo conto esclusivamente del computo dei metri quadri occupati, la TIA, introdotta con la legge Ronchi, ( D. Lgs. n° 22 del 1997) viene commisurata alla reale produzione dei rifiuti, tenendo conto anche di altri fattori, quali la quantità di rifiuti effettivamente prodotti, il nucleo familiare, ecc..
La situazione si presenta abbastanza complessa a causa della normativa di riferimento che si è succeduta nel tempo e delle continue proroghe che hanno mantenuto in vita la TARSU.
"Occorre precisare – dice Cioffi - preliminarmente che l'art. 23 della Costituzione prevede che nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge. La riserva infatti di legge in materia tributaria, rende quindi illegittima la TARSU in quanto non più applicabile. Infatti – continua - tutte le disposizioni normative in materia di proroga della TARSU sono cessate al 31.12.2009".
Il decreto Ronchi obbligava i comuni al passaggio dalla Tarsu alla Tia. Il termine stabilito dal legislatore è stato prorogato più volte fino al 2009, fino a tale data, i comuni che non decidevano di passare alla TIA potevano continuare ad applicare la TARSU, sebbene formalmente abrogata, e le successive finanziarie 2007 e 2008 avevano prorogato tale facoltà fino al 31.12.2009. Da allora, però, non esiste una norma che proroghi il regime transitorio anche per gli anni 2010 e 2011.
"Nel frattempo – ricorda il Presidente di Civitas - il codice dell'ambiente (D.Lgs. 352 del 2006) ha introdotto un nuovo tipo di TIA (art. 238), abrogando sia il Decreto Ronchi che la vecchia TIA da esso prevista. La nuova TIA, però, non è ancora applicabile poiché mancano i regolamenti attuativi, la cui approvazione inizialmente prevista per il 31.12.2009 è stata rimandata al 30.06.2010 dal decreto milleproroghe. Proprio al fine di evitare vuoti normativi, il Codice dell'ambiente ha previsto (art 264) che le norme del decreto Ronchi (e quindi la vecchia TIA), continuino ad applicarsi sino alla data di entrata in vigore dei regolamenti attuativi della nuova TIA".Ed è qui che sorge l'inghippo, abrogata e non più prorogata la TARSU ed essendo inapplicabile la nuova TIA prevista dal Codice dell'Ambiente fino a quando non ne saranno approvati i regolamenti attuativi, resta in vita la vecchia TIA di cui al decreto Ronchi.
Nessun problema si pone per i comuni che già la applicavano, ma il problema si pone, invece, per i comuni che non sono ancora passati alla TIA e continuano a tenere in auge la vecchia TARSU. Il problema nasce proprio per il Comune di Maddaloni.
Civitas pertanto procederà a contestare gli avvisi di pagamento TARSU recapitati in questi giorni e relativi all'anno 2011 nonché a chiedere il rimborso di quanto corrisposto per l'anno 2010.

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