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Lunedì, 29 Aprile 2024
Ambiente Caiazzo

Rifiuti, accorati appelli dai pulpiti, ma regna l'incivilt

Caiazzo - Anche dai pulpiti delle parrocchie caiatine, durante l'omelia domenicale, accorato appello per tenere pulita la città, evitando per quanto possibile l'indiscriminato accumulo di rifiuti. Ma, nonostante la sensibilizzazione dei parroci...

Anche dai pulpiti delle parrocchie caiatine, durante l'omelia domenicale, accorato appello per tenere pulita la città, evitando per quanto possibile l'indiscriminato accumulo di rifiuti. Ma, nonostante la sensibilizzazione dei parroci monsignor Antonio Chichierchia, don Giovanni Fusco e don Armando Visone, aggiunta ai precedenti appelli del sindaco e all'opera di sensibilizzazione domiciliare dei benemeriti volontari della Protezione Civile, purtroppo la situazione si fa delicata sotto l'aspetto igienico - sanitario, nonostante le disinfestazioni disposte dal competente assessore Vito De Filio, in particolare nelle giornate soleggiate che, se mandano in sollazzo le persone freddolose, rappresentano un problema serio per i rifiuti abbandonati nei pressi dei cassonetti. La loro decomposizione, infatti, determina la fuoriuscita di fetidi liquidi che pare si riversino perfino sullo storico decumano, secondo le immancabili male lingue mai mortificato come in seguito alla scellerata gestione del compagno Bassolino, che non pensa neanche lontanamente ad alzare i tacchi, come invocato anche dalle sinistre, salvando almeno la faccia, a cui evidentemente privilegia i benefici appannaggio di un governatore.
Doveroso, però, evidenziare che, mentre tanti cittadini si prodigano per osservare i suggerimenti del sindaco Stefano Giaquinto, ribaditi dai volontari della Protezione Civile e rilanciati dai pulpiti, attuando una raccolta differenziata e conferendo il possibile all'isola ecologica, tante altre persone sembrano prodigarsi per dare sfoggio alla loro inciviltà, abbandonando di tutto nei pressi dei cassonetti. Non solo oggetti ingombranti come materassi, cucine ed elettrodomestici vari, ma anche vetro, plastica, metallo e monnezza varia, senz'alcuna precauzione, sicché l'immagine che si presenta ai turisti e l'aria che devono respirare gli stessi residenti non è ideale, soprattutto nei pressi dei cassonetti trasformati in mini discariche a cielo aperto, A nulla sono valsi, quindi, gli interventi disposti dal Comune se, grazie all'inciviltà di alcuni cittadini e probabilmente di forestieri, a distanza di pochi giorni dal nolo di alcuni “scarrabili” in alcune zone la situazione è addirittura peggiorata e, oltre ai problemi di carattere igienico sanitario, prima o poi bisognerà fare i conti con un aggravio economico che molti vorrebbero fosse imputato ai responsabili del tracollo mediante una “class action” intercomunale.

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