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La citta' rigurgita di rifiuti e discariche abusive

San Nicola la Strada - L’accusa che viene fatta inopinatamente al movimento civico che si batte contro la discarica Lo Uttaro è da una parte quella di qualunquismo “ecologico”, come se essi fossero dei semplici ossessi affetti del “nimby”...

L’accusa che viene fatta inopinatamente al movimento civico che si batte contro la discarica Lo Uttaro è da una parte quella di qualunquismo “ecologico”, come se essi fossero dei semplici ossessi affetti del “nimby”, l’acronimo inglese che dice fate tutto quello che volete ma non nel mio giardino. Dall’altra parte si bollano le iniziative dei dissidenti come improntate ad integralismo ambientalista, incapace di guardare alla realtà. “Il fenomeno di contestazione sorto a Caserta contro la gestione inqualificabile dell’emergenza rifiuti” – ha affermato Pasquale Costagliola, presidente dell’associazione “Terra Nostra” – “non può essere schematizzato in una riduzione così semplicistica. Soprattutto non si può fare di tutta un erba un fascio. In realtà quanti si trovano dall’altra parte della barricata e gestiscono le leve del potere sono in evidente stato di “insolvenza”. Coloro che condannano l’astrattezza della protesta sono gli stessi che mostrano enormi mancanze nella gestione della crisi, usando un eufemismo. L’episodio dell’isola ecologica è emblematico di questa situazione. Non ci stancheremo di sottolineare” – ha aggiunto – “l’inadempienza colpevole e macroscopica che viene mostrata arrogantemente dai padroni del vapore che di fronte all’enorme degrado che ci avvolge si chiudono a riccio nel loro cinismo. Tante chiacchiere sulla costruttività, sul realismo per non fare nulla. Il primo tassello concreto di una filiera della raccolta differenziata che rischia di essere buttato alle ortiche con il finanziamento di 350.000 euro. In questo frangente che definire critico è poco, ci domandiamo dov’è la presenza delle classiche forze “ambientaliste”. I partiti che scalpitano su tanti piani da discutere su tavoli e tavolini farebbero bene a spendersi subito per un fatto concreto facendo riunire la giunta comunale e determinando una decisione in tempi brevi. Intanto” – conclude Costagliola – “Caserta rigurgita di rifiuti con discariche diffuse a macchia d’olio la cui mappa è stata disegnata dalla SMA, società mista che sembra destinata a fare il punto della situazione senza che nessuno ne prenda poi conto. A che serve censire la munnezza se nessuno la rimuove?”.

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