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Sabato, 27 Aprile 2024
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Palazzo ducale di Sant'Arpino, 450 anni di storia. La particolarità unica della chiesa di Sant'Elpidio

Si colloca al centro della città sulla piazza principale, il Palazzo e la Chiesa sono uno di fronte all'altro

A Sant'Arpino c'è il Palazzo ducale 'Sanchez De Luna' che insieme alla chiesa di Sant'Elpidio è stato uno dei beni da visitare durante le giornate Fai. Stiamo parlando di un bene probabilmente anche poco conosciuto, ma un vero gioiellino della provincia di Caserta. Si colloca al centro della città sulla piazza principale, il Palazzo e la Chiesa sono uno di fronte all'altro.

La storia dell'edificio

L'edificio venne costruito tra il 1573 e il 1592 dal tesoriere del Regno di Napoli, Alonzo Sanchez de Luna d'Aragona, nuovo feudatario di Sant'Arpino. La struttura fu edificata dove prima esisteva l'antica chiesa di Sant'Elpidio, fuori le mura di Atella. Il palazzo è stato abitato dai duchi di Sant'Arpino fino alla metà del 1800, per poi passare per motivi ereditari in possesso della famiglia nobiliare dei Caracciolo, dalla quale il tenente Giuseppe Macrì lo acquistò nel 1903. Alle spalle del palazzo ducale esistono tracce residue di antichi pozzi facenti parte di preesistenti giardini. Al posto dell'attuale palazzo nobiliare vi era l'antica chiesa di Sant'Elpidio, in origine ad una sola navata con undici altari laterali, senza cupola e con quadri della scuola di Luca Giordano

La struttura dell'edificio

La struttura fu edificata dove prima esisteva l'antica chiesa di Sant'Elpidio, fuori le mura di Atella. Il palazzo ducale è composto da quattro corpi di fabbrica, posti a corona intorno ad un cortile, che nel passato aveva vari annessi agricoli ed una enorme cisterna per la raccolta delle acque meteoriche. L'edificio presenta un piano terra con accesso all'androne, un primo piano destinato agli appartamenti nobiliari e due quartini ammezzati nella parte superiore. Al centro della facciata c'è il magnifico portale d'ingresso interamente di piperno, con colonne doriche che sostengono il balcone del primo piano costituente l'unico corpo sporgente dell'intera facciata. Nella parte centrale della balconata c'è lo stemma della famiglia. Nel 1798, in occasione delle nozze celebrate dal sesto duca di Sant'Arpino con Maria Govanna d'Avalos, il palazzo venne abbellito, ampliato e restaurato come testimonia una lapide posta nell'androne. L'edificio è quasi del tutto costituito da murature in tufo provenienti dalle grotte e dalle cave scavate in loco.

Oggi è ben conservato in buone condizioni, al terzo livello dell'edificio un reperto archeologico conservato e custodito all'interno dell'edificio. Nella chiesa molto pregevole è l'organo meccanico a canne del 1800 e tre statue lignee, quali quella di S.Francesco da Paola, della Madonna di Santa Maria Atella e quella del patrono Santo Elpidio. Sopra l'altare maggiore l'affresco ‘Il Miracolo di Sant'Elpidio' realizzato nel 1930 dall'artista Luigi Taglialatela. Fra gli altari laterali molto importante quello dedicato alla Madonna del Buon Consiglio fatto realizzare dai feudatari del paese. Quella di Sant'Arpino è l'unica chiesa parrocchiale dell'agro aversano dotata di ben due torri campanarie.

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