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Caserta non è una provincia per bambini: solo Napoli sta messa peggio

L'indagine del 'Sole 24 Ore': tanti under 35 a capo di imprese, ma il tasso di disoccupazione resta alto. Male anche per gli anziani

Caserta non è una provincia a misura di bambino. E’ quanto emerge dall’indagine del ‘Sole 24 ore’ edicata alla qualità della vita nelle province per i tre target generazionali: bambini, giovani ed anziani. Cagliari è la provincia più a misura di bambino, quella di Ravenna la più attraente per i giovani e quella di Trento per il benessere degli anziani. Questi sono i risultati della classifica generale del ‘Sole 24 ore’ pubblicata nell’edizione di oggi del quotidiano.

Le nuove classifiche

Se per parlare di benessere in generale bisognerà aspettare la tradizionale classifica di fine anno, sottolinea il Sole, le tre nuove classifiche (ciascuna composta da 12 parametri) misurano con i numeri la vivibilità dei territorio per bambini, giovani e anziani. Gli indicatori sono stati selezionati per evidenziare particolari aspetti che influenzano la qualità della loro vita. Ad ogni parametro è stato poi assegnato un punteggio per ciascuna provincia da 0-1000. E la classifica finale è il risultato della media dei punteggi conseguiti. I tre nuovi indici documentano così la capacità delle istituzioni di mettere in campo servizi efficienti, le relative condizioni di vita, le lacune nei confronti dei più fragili e le aspettative dei più giovani. Ne emerge un racconto che mette in luce come, da nord a sud, i divari territoriali sono purtroppo anche generazionali.

Sud in ritardo: tutte le curiorità dell'indagine

Mentre si conferma il ritardo generale del Mezzogiorno che nelle tre graduatorie popola quasi sempre il fondo delle graduatorie (solo le province sarde sembrano smarcarsi per i bambini), è confrontando i singoli primati  che si scoprono le curiosità più interessanti. Basta fare alcuni esempi sulle tre province capofila. Cagliari, ad esempio, primeggia per numero di pediatri attivi  e offre uno dei rapporti migliori tra retta dell’asilo nido e reddito medio dichiarato, offrendo il posto al 27% dei bambini da 0 a 3 anni. Ma scende al 71° posto (sul totale delle 107 province) per qualità della vita dei giovani e al 25° per gli anziani. Nella provincia però (come si vede a pagina 5) i residenti sotto i 10 anni sono diminuiti del 14% negli ultimi cinque anni, mentre è cresciuta (+11%) la popolazione anziana. Ravenna e Trento, invece, sembrano unire diverse generazioni: entrambe, oltre ad essere le più attrattive per i giovani e per gli anziani, si piazzano nelle top ten anche delle altre due categorie. E negli ultimi cinque anni, in queste due province, la popolazione giovane, tra i 18 e i 35 anni, risulta in crescita, seppur lieve. 

Bambini: solo Napoli fa peggio di Caserta

Caserta si piazza al 106esimo posto nella classifica dedicata ai bambini. Peggio fa solo Napoli. La provincia di Terra di Lavoro paga i pochissimi asili nido, l’alto numero di bambini per classe (di più solo a Trieste), poche scuole ‘senza barriere fisiche’ e con palestre (utilizzabili), oltre all’assenza di verde ed un alto numero di delitti a danno di minori. Va un po’ meglio, invece, sul fronte giovani dove la provincia di Caserta si piazza al 43esimo posto, sebbene il tasso di disoccupazione sia da 18esimo posto ma con un grande spirito imprenditoriale degli under 35 che fanno di Terra di Lavoro la terza provincia d’Italia per imprese guidate da giovani. Caserta, però, sprofonda di nuovo al 99esimo per gli anziani. In quest’ultima classifica si paga, soprattutto, la bassa speranza di vita (96esima), davanti solo a Napoli in tutto il Sud Italia, e le pensioni basse (13esima in Italia).

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