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Caterina Balivo e quel 'no' alla tv di Berlusconi: "Mi hanno chiesto una cosa che non potevo accettare"

Le confessioni della conduttrice aversana

Caterina Balivo ed il ‘no’ a Mediaset che le ha cambiato la vita.

E’ stata la stessa conduttrice televisiva, originaria di Aversa, a raccontarlo in una intervista rilasciata al settimanale 'F'. Lei, “femminista fin dagli anni ’80” (come si è definita) ha messo in mostra il suo carattere, quello di una persona senza peli sulla lingua.

I fatti sono avvenuti negli anni Duemila, quando Caterina Balivo inizia a muovere i primi passi nel mondo della televisione dopo il terzo posto a Miss Italia nell’edizione del 1999. Per lei c’era la possibilità di diventare una ‘Letterina’ del programma ‘Passaparola’, un passaggio importante che è stato compiuto da altre ragazze diventate poi protagoniste del mondo della televisione, da Ilary Blasi a Silvia Toffanin.

“Mi scelgono come Letterina di Passaparola” ha confidato nell’intervista “solo che mi chiedono di togliere il neo. Risposta? No. Decisione mai rimpianta. È pur vero che non prendo mai tempo per rispondere” . Anche per questo la conduttrice aversana ha spiegato di aver anche pensato di iscriversi ai corsi di buone maniere dove ti insegnano ad esprimerti con maggiore diplomazia. Al momento però ha preferito accantonare l’idea anche se in futuro spera di diventare più diplomatica e accomodante.

Tornando alla carriera, quella della Balivo non ha subito ripercussioni dal ‘no’ alle reti della famiglia di Silvio Berlusconi. Inizia a lavorare in Rai, prima come valletta a “Scommettiamo che…?” e poi a “I Raccomandati”. Poi l’escalation con ‘Unomattina’, ‘Linea Verde’, ‘L’anno che verrà’, ‘Festa italiana’, ‘Dimmi la verità’, ‘Miss Italia nel mondo’, ‘Pomeriggio sul 2’, ‘Detto Fatto’, ‘Monte Bianco’, ‘Vieni da me’ fino all’ultimo programma ‘Help’. Dalla prossima stagione, poi, sarà protagonista su La7.

Nell’intervista ha parlato anche del rapporto col marito Guido Maria Brera, considerato da molti un genio. La sua risposta è stata eloquente: “Più genio io a essermelo preso”. E sulla vita di coppia racconta: “Se litighiamo, lui è capace di non parlarmi, cosa per me impossibile, e qui viene fuori la mia napoletanità: oggi è oggi, domani è domani. Domani potrei morire”.

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