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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Carinola

Il sindaco appeso ad un filo, tra 10 giorni può andare a casa

Arriva la diffida del prefetto dopo la mancata approvazione del bilancio di previsione in Consiglio

L'esperienza amministrativa del sindaco di Carinola, Antonio Russo, è appesa ad un filo. E' arrivata giovedì 5 novembre la diffida del prefetto di Caserta, Raffaele Ruberto, al protocollo del Comune, dopo la mancata approvazione del bilancio di previsione 2020/2022 da parte del consiglio comunale carinolese. Come previsto dalla legge è necessario che entro 20 giorni dalla diffida del prefetto venga approvato il bilancio; e qualora ciò non venisse fatto si dovrà procedere con lo scioglimento del consiglio comunale.

Ad oggi mancano ben 10 giorni per l'approvazione del bilancio ma l'assise non è stata ancora convocata e i consiglieri comunali Antimo Marrese, Mario Nicolò, Giuseppina Tuozzi e Maria Sorvillo denunciano il comportamento "a dir poco anomalo" del sindaco Russo. "Ci chiediamo quale possa essere la motivazione di tale ritardo da parte del sindaco, il quale, nonostante da mesi non abbia più la maggioranza, continua ad amministrare, adottando atti amministrativi di dubbia legittimità senza copertura finanziaria - sottolineano i 4 consiglieri comunali - Al pari anomala è la nota del dirigente del settore finanziario con la quale comunica al sindaco, al segretario comunale, al presidente del Consiglio e al revisore unico le problematiche relative alla mancata approvazione del bilancio di previsione 2020/2022. In tale nota suggerisce la necessità di un emendamento/variazione al bilancio ammettendo, nel contempo, che in queste ultime settimane sono stati adottati atti amministrativi privi di copertura finanziaria, e come tali illegittimi. Tutto ciò certifica che quel bilancio tecnicamente deve essere bocciato, e rafforza negli scriventi ancor di più la convinzione di ribadire il voto contrario al bilancio di previsione". 

"Ci chiediamo quali siano le reali motivazioni poste a base di questa iniziativa del dirigente, ma, soprattutto, ci chiediamo quale sia stata la posizione del sindaco rispetto all’adozione di tali atti illegittimi, posizione sicuramente aggravata dalla consapevolezza da parte dello stesso di essere privo di una maggioranza che lo sostenesse - aggiungono i consiglieri - Notiamo e segnaliamo, infine, la presenza quotidiana in determinati uffici comunali di persone non aventi alcun titolo. Siamo fermamente convinti, nell’interesse dei cittadini, che su dette questioni debba essere fatta piena luce, e che sia, pertanto, necessario l’intervento di un soggetto terzo quale il futuro commissario prefettizio, al quale fin d’ora diamo la nostra incondizionata collaborazione".

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