Rifiuti, mercato assicurato e scuole privilegiate

Assicurato anche per l'ultimo mercoledì di novembre lo svolgimento del mercato settimanale nonostante la perdurante e sempre più grave emergenza rifiuti che sta paralizzando l'intera provincia. Anche in Caiazzo, dopo anni di esemplare pulizia, negli ultimi giorni si sono visti i cassonetti ricolmi nonostante l'attivismo del competente assessore Vito De Filio che, d'intesa col sindaco Stefano Giaquinto, si è sempre prodigato per tenere pulita la città del buon vivere, non a caso apprezzata per questo anche dai turisti venuti con il treno dell'arte e del gusto e in occasione della più recente manifestazione promozionale dell'olio. In vista di tale manifestazione, infatti, nonostante il blocco delle discariche provinciali, Giaquinto e De Filio sono riusciti ad ottenere due autorizzazioni a sversare i rifiuti presso un sito di trasferenza, anche se gli operatori ecologici hanno dovuto attendere diverse ore alle intemperie prima di poter svuotare l'autocompattatore. Nonostante ciò molti rifiuti sono rimasti ancora per strada, in alcune zone periferiche della città che già sabato sono state disinfestate e derattizzate, alla stregua dei cassonetti svuotati, al fine di scongiurare ogni temibile infezione. De Filio si è battuto anche per ottenere un'ulteriore autorizzazione allo smaltimento, grazie alla quale è stato possibile assicurare lo svolgimento del mercato settimanale per mercoledì 28 novembre, mentre non è stato mai messo in discussione il funzionamento delle scuole locali, i cui ambiti Giaquinto De Filio e l'assessore alla pubblica istruzione, Salvatore Fasulo, si sono sempre prodigati per tenere puliti e sgomberi da rifiuti. Il tutto è stato possibile anche grazie alla sensibilità dimostrata dai cittadini, che hanno accolto gli appelli del Comune, ma soprattutto alla buona lena degli operatori ecologici, per i quali vale l'adagio pochi ma buoni. Ciò nonostante l'assessore all'ecologia Vito De Filio continua a tenere la guardia alta ed invita i cittadini a continuare la collaborazione in quanto l'emergenza non è affatto cessata, ma si prospetta ancora più grave.