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Venerdì, 26 Aprile 2024
Scuola Santa Maria Capua Vetere

"Puro visibile", la mostra al museo dell'artistico Solimena

Il critico Iorio: "Esposizione dedicata al linguaggio figurativo puro e concettuale"

Partire da un punto di vista, da un colore del quale se ne può avvertire la musicalità, da una sfumatura, per arrivare alla pura visibilità. Questo il tema della mostra presenta questa mattina, presso il Macs di Santa Maria Capua Vetere, l'unico museo di arte contemporanea concepito all'interno di una realtà scolastica, presso il Liceo Artistico Solimena,  di cui è dirigente scolastica Alfonsina Corvino. 

"Puro Visibile", in cui ogni immagine, ogni disegno, ogni segno, diventa un universo, un vissuto d'arte. 
"Un'occasione importante - come ha spiegato il critico d'arte Mino Iorio che ha inaugurato questa collettiva di cui è anche il curatore - perché è un'esposizione dedicata al linguaggio figurativo puro e concettuale".

È stato poi lo stesso storico d'arte a portare per mano, come in una epifania, tutti i partecipanti in un viaggio tra le pennellate e le emozioni delle numerose opere esposte in galleria. Concetto pregnante è stato il pensiero di rompere le barriere che il nostro cervello alza, perché l'arte,  in qualsiasi forma essa viene espressa, non ha limiti ed ha lo scopo di ampliare i nostri orizzonti e amplificare le nostre emozioni.

Una expò molto suggestiva, all'interno della quale il visitatore può scegliere il percorso da seguire,  incantandosi dinanzi ai dipinti della pittrice Aurora Cubicciotti,  dove il colore diventa poesia e tutto si trasforma in ricerca affannata e dolorosa o tuffarsi nel blu della marina grande di Capri, dell'artista Giuseppina Cusano, nonché docente presso il Solimena, o lasciarsi rapire dal bianco delle tele di José Manuel Méndez che ci propone una pennellata di grigio e nero facendoci immaginare dei cantieri navali e tutta la loro vitalità nascosta, tra il candore di un cielo e di uno specchio d'acqua.

Nel percorso non possono sfuggire i due quadri di Enzo Briscese: colori tenui, dolci, di fondo dei numeri del sistema binario ed in primo piano la gioventù intrappolata nell'uso smodato degli smarphon. Insomma fare un excursus di tutti i lavori in vernissage diventa poca roba rispetto alla visione diretta. Tanti gli  artisti presenti come Paolo Adamo, Alberto Belaguer, Alfonso Caccavale,  Rossella Cavagnuolo, Rosaria Cecere, Biagio Cerbone, Antonio Ciraci, Enzo Faraldo, Antonio Graziano, Francesco Matrone, Ramòn Pérez, Gennaro Ricco, Roberto Russo e Jesus Susilla.

Un plauso alla dirigente scolastica, perché sempre pronta ad accogliere e ad aprire le porte ad artisti che fanno accrescere il prestigio del MACS, e al suo direttore artistico, il professore Vittorio Vanacore che insieme ai suoi allievi si prende cura di questo importante spazio.

La presentazione ed alcune opere

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