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Venerdì, 26 Aprile 2024
Scuola

L'appello disperato di 67 prof precari: "Abbiamo bisogno di lavorare"

Scuole medie e licei ad indirizzo musicale ancora senza docenti a causa del blocco degli assegnamenti delle cattedre

Inizia la scuola e con essa i disagi. Non solo quelli legati all'emergenza coronavirus, ma anche quelli "vecchi" purtroppo ancora irrisolti. In provincia di Caserta migliaia di alunni delle scuole medie e dei licei ad indirizzo musicale sono ancora senza docenti. E questi ultimi rimangono senza lavoro, quando le scuole hanno assoluta necessità di loro. Da settimane prosegue difatti un inspiegabile blocco degli assegnamenti delle cattedre. Col risultato che, a tutt’oggi, centinaia di esse risultano non assegnate. La denuncia arriva da 67 docenti precari delle materie musicali che, esasperati da tanto ritardo, hanno scritto un accorato appello a Vincenzo Romano (direttore dell’Ufficio scolastico provinciale di Caserta) e a Luisa Franzese (direttrice dell’ Ufficio scolastico regionale per la Campania). 

"Ancora di più rispetto agli altri anni, i precari stanno subendo mortificazioni non solo professionali, che è già gravissimo, ma anche lavorative - scrivono nella missiva i 67 docenti precari - Grazie alle nuove graduatorie provinciali, infatti, quest’anno scolastico ha portato con sè non solo vecchie ma anche nuove criticità che per i precari rappresentano un destino infausto. Ai problemi legati alla valutazione dei titoli, in special modo quelli delle classi di concorso di strumento musicale, si aggiunge il ritardo enorme che registriamo nel conferimento delle supplenze".

"Ad oggi i precari delle classi di concorso di strumento musicale sono ancora senza supplenze - aggiungono - Ovviamente si può immaginare cosa ciò comporta per le nostre famiglie, e al diritto all’istruzione di migliaia di alunni delle scuole medie e dei licei ad indirizzo musicale. A questi ritardi si devono sommare poi, quelli che si produrranno dalla verifica che le scuole devono operare prima di attribuire una supplenza. Bisogna aggiungere che, vista la curva dei contagi da coronavirus in aumento, il tutto potrebbe subire un’ulteriore rallentamento che recherebbe grave danno alle nostre famiglie. Non possiamo più aspettare, abbiamo bisogno di lavorare e le scuole hanno bisogno di noi".

A firmare il documento sono stati: Emilio Di Donato, Biagio Ciallella, Pietro Riccardi, Rosaria Bencivenga, Giuseppe Monetti, Sara D'Allocco, Raffaella Carotenuto, Ivan Lepore, Antonello De Santis, Alfredo Apuzzo, Giovanni Re, Antonio D’Arienzo, Carmine De Domenico, Ippolito Caruso, Giovanna Caldarella, Giovanni De Robbio, Gianfranco Manna, Giovanna Aiezza, Adele Trezza, Raffaella Rossi, Francesco Mattiello, Angelo Carlone, Francesco Tramontozzi, Lorenzo De Martino, Rosalba Eroico, Giovanni Ferraro, Francesco Gravina, Emanule Del Prete, Domenico Birnardo, Mario Formisano, Rosita Russo, Marco Barbato, Gennaro Cibelli, Cristian Santucci, Davide Alessandro Iannuccilli, Antonio Tamburro, Alessia Pulvirenti, Mena Almerinda Forgetta, Gerardo Papa, Marina Cembalo, Francesco Corso, Angelo Scialdone, Nicola OrabonaFelice De Falco, Giovanni Rea, Michele D’Anna, Rosa Francescone, Genoveffa Venoso, Rosario Pignatelli, Rosario Scotti di Carlo, Ilaria Iaquinta, Orazio Aurilia, Carmine Del Canto, Ernesto Pagliano, Fabio Mirabelli, Pasquale Lucci, Giacomo Bucci, Davide Reda Amoresano, Girolamo Di Sciorio, Fulvio Luigi Cusano, Antonio Izzo, Giuseppe Saltarelli, Maria Manna, Luigi D'Arienzo, Antonello Cipriano, Lucia Piscitelli e Luigi Pelosi.

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