Raduno intersezionale delle penne nere in Molise

Il gruppo alpini di Colli a Volturno ha accolto, nel corso del week end appena trascorso, le "penne nere", gli alpini provenienti da ogni parte della regione Molise in occasione del raduno intersezionale. Un evento al quale centinaia di "veci" e giovani alpini non hanno assolutamente voluto mancare, ribadendo, semmai ce ne fosse stato bisogno, il forte attaccamento al glorioso "Corpo degli Alpini" e che i vertici dell'ANA (Associazione Nazionale Alpini) di Colli al Volturno hanno preparato sin nei minimi particolari, riscuotendo il plauso degli associati, ma, soprattutto della gente "collese". Gli alpini collesi, di cui è Presidente Pietro AMODEI, con la fattiva collaborazione dei suoi più stretti collaboratori, per l'occasione hanno predisposto un programma veramente d'eccezione. Il programma è iniziato sabato mattino, quasi all'alba, alle ore 6.30, con l'escursione fino alla vetta di Monte Marrone seguendo uno dei percorsi di guerra del "Battaglione Alpini Piemonte". È proseguito alle ore 8.30 dove gli appassionati hanno potuto prendere parte a delle visite guidate alle mura ciclopiche di Colli a Volturno e alla zona archeologica di San Vincenzo al Volturno. È seguito, poi, uno degli appuntamenti più attesi, con l'apertura all'interno della sala consiliare, della mostra di disegni e scritti realizzati dagli alunni della scuola elementare e media sulle vicende militari che interessarono la Valle del Volturno nel corso del 1944. Nella serata di sabato c'è stata l'attesa esibizione del coro alpino "Monte Marrone" all'interno della chiesa di Santa Maria Assunta e l'apertura, altrettanto attesa da parte dei radunisti, dello stand gastronomico presso la sede del gruppo collese. Domenica, invece, spazio all'aspetto militare vero e proprio. Alle ore 11.00 c'è stato il grande ammassamento in piazza con la relativa sfilata per le vie cittadine accompagnata dalla fanfara alpina di Borbona (Rieti). In seguito, alle 12.00, santa messa celebrata da monsignor Salvatore Visco (vescovo diocesi di Isernia-Venafro) e rancio alpino presso il parco fluviale del Volturno.