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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

Stazione, Filt-Cgil su sicurezza e treni da e per Roma

Caserta - Sono anni che le scriventi denunciano la situazione di degrado in cui versa sia la stazione ferroviaria di Caserta che i treni delle Ferrovie dello Stato. Per non parlare di una progettualità riguardo al Sistema di Trasporto Provinciale...

Sono anni che le scriventi denunciano la situazione di degrado in cui versa sia la stazione ferroviaria di Caserta che i treni delle Ferrovie dello Stato.
Per non parlare di una progettualità riguardo al Sistema di Trasporto Provinciale ed alle dovute infrastrutture necessarie, comprese quelle viarie, a supporto di una programmazione, in tema di mobilità delle persone e delle merci, che ad oggi ancora manca.
Ma senza volerci inoltrare sulla questione vera e propria dei trasporti, fra l'atro già ampiamente espressa nei numerosi documenti inviati alle Istituzioni locali e regionali, l'ultimo in ordine cronologico l'anno scorso, con la presente denunciamo il degrado in cui versa la Stazione di Caserta e le numerose lamentele che giungono, quotidianamente dai cittadini e clienti che utilizzano le Ferrovie dello stato e i treni di Trenitalia, in particolare quelli della Direzione Trasporto Regionale Campania.
Partiamo da quest'ultimi, visto che viaggiare per tanti cittadini, lavoratori e studenti che utilizzano quotidianamente i treni per Roma e ritorno diventa un'odissea o meglio un viaggio da terzo mondo.
Parliamo dei treni regionali 2496, 2418, 2419, 2499, 2421 che più degli altri presentano uno stato di degrado manutentive da far rabbrividire.
Riscaldamento o climatizzazione sempre guasti, porte non funzionanti, pavimentazione e sedili fatiscenti e consunti, insomma tutti gli ingredienti che rendono chiara l'idea che si viaggia in carri bestiame più che in treni viaggiatori.
E non poche volte vi sono stati episodi di vibrate lamentele da parte dei 'clienti e cittadini' di Caserta e Benevento, ma anche del Frosinate con i Treni 2496 e 2497, anche con manifestazioni esemplari, tanto da crearsi un comitato di pendolari di Terra di Lavoro e del Sannio, visto che alcuni treni, come il Treno Regionale 2418 diretto a Roma e in partenza da Benevento alle ore 5.15 e da Caserta alle ore 6.06 attraversa i territori del Sannio e di Terre di Lavoro, o quello corrispondente di ritorno treno 2419.
Treni che furono istituiti dalla Regione Campania, dopo che le Ferrovie dello Stato, precisamente la Divisione Passeggeri a Lunga Percorrenza di Trenitalia Spa, decise di sopprimere i due treni Intercity che rappresentavano un ottimo collegamento con la Capitale.
Un gemellaggio quello dei cittadini del Sannio e di Terra di lavoro che nonostante le denunce e le proteste prodotte, congiuntamente alle Organizzazioni Sindacali Territoriali dei Trasporti, sulla questione mobilità ferroviaria, interessando anche le più alte sfere politiche e ferroviarie, sembra non abbia sortito alcun effetto, se non di veder peggiorare la situazione.
Molto spesso chi subisce la rabbia dei clienti è il personale ai treni, che nonostante gli sforzi non può certamente far magie facendo apparire un bel treno nuovo e funzionante, o di colpo far funzionare riscaldamento e climatizzazione, che il più delle volte risultano guasti e segnalati nei previsti e denominati 'Libri di Bordo'.
Certamente un problema quello ferroviario che non nasce oggi, visto che mancano fondi e politiche attive del paese volte a sviluppare ed incrementare un sistema di mobilità degno di un paese europeo. Sicuramente responsabilità politiche, visto le enormi difficoltà di bilancio e di trasporto della maggioranza delle aziende di mobilità italiane.
Manca un Piano dei Trasporti Nazionale integrato ed intermodale, così come mancano seri piani industriali atti a risollevare le sorti delle aziende di trasporto italiane, le quali con i processi di liberalizzazione in atto rischiano di essere tagliate fuori
Tutto vero, cosi come non si può non dire che nell'agenda dei governi che si sono succeduti vi è stato al primo posto il Trasporto Ferroviario, visto che attualmente, per fare un esempio, le merci viaggiano per il 83% su gomma. In barba alla sicurezza stradale o al tanto citato ambiente, spendendo e costruendo solo opere che in molti casi sono rimaste cattedrali nel deserto, vedasi per la nostra provincia 'l'Interporto di Maddaloni/Marcianise'.
Ma al di là di questi problemi se ribadiamo che Caserta e l'intera provincia di Terra di Lavoro è la 'Cenerentola' del Trasporto Ferroviario, non si fa altro che dire il vero. Visto che la situazione di degrado denunciata dei treni delle Ferrovie dello Stato a Caserta, compresa una scadente offerta commerciale, è la peggiore della Campania.
Ma se ci fermassimo solo alle considerazioni sui treni, il tutto potrebbe anche ritenersi normale, visto l'abitudine italiana a rassegnarsi o a prendere tutte le cose con filosofia.
Parliamo delle stazioni ferroviarie e prendiamo ad esempio quella di Caserta.
Qualche giorno addietro un cliente viene in sede e ci riferisce che hanno messo dei catenacci alle due uniche fontane rimaste aperte nella stazione ferroviaria di Caserta.
Quella vicino ai bagni, ( per inciso, sono a pagamento e chiusi di notte dalle ore 22.00 alle ore 6.00, e nonostante le varie denuncie, che durante la notte vi sono treni notturni diretti al nord e sud d'Italia e vi è un grande disservizio per la clientela che dovrebbe usufruire degli stessi soprattutto donne, vecchi e bambini, tant'è che qualche spazio della stazione è diventato un orinatoio pubblico notturno), e quello dalla parte opposta, come si dice in gergo 'lato Reggia'.
Dite voi se non si è giunti all'assurdo!
Inutile parlare delle fontane sui marciapiedi che sono all'asciutto da anni, e oramai sono diventate cassonetti per i rifiuti.
In compenso chi vuole bere può acquistare l'acqua presso le macchine automatiche pagando circa un euro.
Parliamo un attimo dell'illuminazione fuori la stazione ferroviaria, qualcuno vorrebbe spiegare ai cittadini e clienti come mai non funzionano, nonostante i lavori di 'restayling' siano terminati da anni?
A nulla sono valse le nostre lettere di protesta, anzi non vi è stata neanche una risposta dai preposti!
Inutile denunciare che vi era anche un problema legato alla Sicurezza, visto che diverse volte sono state importunate ragazze e giovani, in considerazione che i male intenzionati trovano dalla loro parte la mancanza di illuminazione nella zona antistastante la stazione ferroviaria.
A voglia di dire che questo avrebbe risvolti negativi anche sull'utilizzo del treno come viaggio serale o notturno, perchè nessun familiare farebbe sostare nella stazione la figlia o il figlio in queste condizioni. E dunque anche con le conseguenze di vedere i treni serali non frequentati, a vantaggio del mezzo privato, con ripercussioni anche in termini occupazionali, visto che se i treni sono vuoti perché farli viaggiare!
E cosa dire dell'altra piaga sociale, più volte denunciata, degli indigenti vari che albergano e dimorano nei treni in sosta o nei carri dello scalo merci di Caserta?
Cosa si può fare, ma soprattutto chi deve intervenire?
Risposta alle nostre richieste, NESSUNA!!
A Proposito se durante le giornate di pioggia date uno sguardo ai marciapiedi del 2/3 e 4/5 binario, noterete che i clienti hanno gli ombrelli aperti anche lì sotto, poiché le cosiddette 'Pensiline' fanno acqua, cioè vi è acqua che viene giù dal tetto.
Non parliamo dell'illuminazione interna alla stazione, che esclusa quella del 1° binario, quella degli altri binari, sembrano lumi dei cimiteri.
Ed infine, una nota di considerazione va fatta ai cosiddetti 'marciapiedi' del 2/3 binario e 4/5 binario, sempre escluso il 1° binario, quella parte diretta verso lo scalo merci ferroviario della stazione, dove l'asfalto e consumato e pieno di buche con insidie soprattutto per i clienti anziani e giovanissimi, che unita all'illuminazione innanzi citata diventa una miscela di pericolosità unica.
A proposito chi vuole bussare fuori la porta della Polizia Ferroviaria all'interno della stazione, fate attenzione, vi è un cartello che dice che l'entrata è posta fuori la piazza antistante la stazione ferroviaria!
Come sempre restiamo disponibili a confronti o chiarimenti da parte delle S.V., tenendo in considerazione che sono problemi che ci sono stati denunciati dai cittadini".

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