Cciaa, concertazione condivisione per lo sviluppo

Il sistema della rappresentanza industriale sul territorio provinciale vanta una lunga e consolidata esperienza di percorsi condivisi tra le Organizzazioni datoriali che, sia pure nel rispetto geloso della rispettiva autonomia, da decenni operano in provincia di Caserta.In particolare, l’Unione degli Industriali della provincia di Caserta, ora Confindustria Caserta, e Api Caserta, indipendentemente dalla specificità della platea rappresentata e soprattutto nei momenti importanti e difficili, hanno saputo trovare sempre una posizione comune.
Alla base di tali comprovate situazioni vi è certamente la consapevolezza da parte delle classi dirigenti delle due Organizzazioni che nel tempo si sono succedute alla rispettiva guida, che il nostro territorio – già di per sé debole per motivi strutturali e sociali che non sto qui a ricordare, ma che sono ben noti a tutti coloro che operano nel campo dell’economia e dell’impresa – non può permettersi divisioni interne e lacerazioni nei livelli delle rappresentanze, specie di una categoria importante per l’economia e lo sviluppo locale.
Principio e consapevolezza che riacquistano maggiore importanza, oggi, in una fase non meno delicata e in vista dell’importante rinnovo degli Organi della Camera di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato di Caserta, ente non soltanto erogatore di servizi imprese, ma anche di promozione di politiche mirate allo sviluppo delle stesse aziende e, più in generale, del territorio.Da qui la convinzione che si renda necessaria ed opportuna un’ampia convergenza e la massima collegialità possibile sulle linee programmatiche che dovranno, per il settore economico che Confindustria Caserta e la stessa Api rappresentano, ispirare l’azione futura della CCIAA di Caserta. E, dunque, l’invito che a nome di Confindustria Caserta rivolgo alla Confapi, per realizzare in tempi brevi una forte concertazione programmatica, proprio su questo terreno. Invito che estendo – in nome di quella concertazione avviata da qualche tempo e di cui si cominciano a cogliere già i primi significativi frutti – ai rappresentanti del sindacato e del credito, con i quali il mondo della produzione peraltro giornalmente interagisce in maniera leale e costruttiva. L’occasione, infine, mi è gradita per ringraziare e confermare stima, rispetto e attenzione alle Organizzazioni del mondo dell’agricoltura e dell’artigianato che hanno voluto condividere con noi l’attuale percorso. E alle quali rivolgo l’invito a muovere passi analoghi verso le altre associazioni di categoria rappresentanti analoghi interessi, allo scopo – ripeto – di incidere a 360 gradi e in maniera autorevole e sostanziale sulle politiche di sviluppo economico della nostra Provincia.
Sviluppo che – rifuggendo dannose posizioni egoistiche, demagogiche e auto referenziali – la nostra Terra non può più attendere o, peggio, desiderare soltanto a parole. Non è più tempo, infatti, di accettare supinamente ulteriori ritardi, rispetto a scelte di fondo che le principali Organizzazioni imprenditoriali hanno già da tempo fatto e che pongono come base di partenza del poderoso e gravoso impegno di quanti saranno chiamati al governo dell’Ente Camerale.