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Cultura Mondragone

Alla scoperta dell'Ager Falernus con il libro di Toscano | FOTO E VIDEO

La presentazione al Museo Archeologico del romanzo "La casa di strada del re"

Il Museo Civico Archeologico ‘Biagio Greco’ domenica 2 dicembre ha accolto nella sua sala conferenze una voce narrante: quella di Giuseppe Toscano autore del romanzo “La Casa di Strada del Re”.

Terza tappa del Poc Progetto di Conoscenza promosso dall’Amministrazione del Comune di Mondragone e co finanziato dalla Regione Campania con la collaborazione del Museo, prosegue nel viaggio di scoperta dell’identità culturale del territorio dell’Ager Falernus dove l’Assessore alla Cultura Francesca Gravano sottolinea che si tratta “di un progetto costruito in rete proprio perché il Comune di Mondragone è stato un traino per la valorizzazione delle eccellenze del territorio partendo dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado sensibilizzando i più giovani alla cultura a tutto tondo che è gastronomia, che è enologia ma anche arte e musica”.

Il romanzo racconto, così definito dallo stesso autore, trova collocazione nel I sec. D.C. nell’Ager Falernus, una terra rigogliosa contesa da ladri e sfondo di cospirazioni tra ricchi e nobili per l’ascesa al potere dove viene inviato a sua difesa un immaginifico centurione romano trecentario, Marco Acuto. Nella casa ‘caupona’ di strada del re prendono vita tutte le sue operazioni ed aiutato dai suoi commilitoni si ritroverà invischiato nel complotto ordito da Agrippina ai danni dell’Imperatore Claudio, per favorire l’ingresso nel Sacro Romano Impero di suo figlio Nerone. Il centurione, leale servitore del potere di Roma e dell’anziano Imperatore, si rifiuta di prender parte al suo assassinio e fugge in Alemania. Un filo rosso rubino si insinua nelle vite dei personaggi che fanno di questo visionario viaggio di parole la scoperta di una storia spesso sepolta nell’inconscio della sua gente.

Presentazione libro Toscano a Mondragone

Invogliato dal giornalista Pierluigi Benvenuti, moderatore dell'incontro culturale, un emozionato Toscano spiega il perché il romanzo possa salvare il mondo: “Il mio romanzo guarda al futuro perché grazie al vino Falerno che anima le vite dei miei personaggi parlo del mio territorio guardando al grande lascito che ne hanno fatto i nostri padri e se riusciamo ad insegnare il rispetto e l’amore della nostra terra ai più giovani allora sono convinto che il mondo sarà salvato dal romanzo perché ne salverà la cultura. I giovani sono il futuro e non è stata casuale la scelta di affidare la lettura della premessa del libro alla giovanissima Desirè Lucia Manica”.

Guardare alle nuove generazioni per instillare il seme di una conoscenza anche popolare è ribadito anche da Giuseppe Orefice presidente Slow Food Campania, “questo romanzo crea la letteratura popolare di un territorio rendendolo vivo, ne racconta l’imperitura bellezza e lo fa con il fine di sensibilizzare le nuove generazioni a far sì che dall’amore verso la storia e la terra rinasca il valore e l’economia del territorio. Occorre però più tutela come quella dei saperi trasformandoli in cibo come la culture delle erbe spontanee perché solo la tutela dei saperi fa sì che un territorio non perda la propria identità”.

L’inebriante profumo del Falerno si è unito al sapore di cibi semplici e spesso sconosciuti offerti in questo percorso del gusto dove le note del Beatrice Valente Trio con Beatrice Valente contrabbasso e voce, Ergio Valente piano e Ciro Iovine batteria hanno reso gli animi leggeri ed i cuori gioiosi.

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