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Cronaca Aversa

Usura, condanna definitiva per un 58enne

La vittima costretta a restituire 150mila euro in più rispetto al prestito ricevuto. Gli assegni trovati sotto al letto della figlia. Maxi risarcimento alla vittima

Condanna definitiva e risarcimento da 150mila euro in favore della vittima per Raffaele L., 58enne di Aversa, accusato di usura. La Corte di Cassazione ha respinto il suo ricorso confermando la decisione dei giudici di Appello. 

Per la Suprema Corte la decisione dei giudici di primo grado e dell'Appello è immune da vizi. Nel corso del giudizio oltre alle testimonianze della persona offesa e dei suoi familiari sono finiti anche numerosi assegni, trovati nel corso di una perquisizione domiciliare sotto il letto della figlia dell'imputato. 

La somma complessiva dei titoli ritrovati lasciava un margine di oltre 150mila euro. Cifra che l'imputato non ha mai saputo giustificare e che per gli Ermellini "costituisce una prova indiziaria della bontà delle dichiarazioni della vittima".

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