Un carico di palladio da 700mila euro fermato in autostrada: così i finanzieri hanno incastrato i corrieri
Tracciati altri 13 viaggi con carichi di metalli preziosi in nero
Una ‘consegna’ intercettata dai finanzieri che sono riusciti a sequestrare 700mila euro di palladio, un metallo raro, di aspetto bianco-argenteo, del gruppo del platino a cui somiglia anche chimicamente (viene estratto principalmente da alcuni minerali di rame e nichel).
E’ uno dei retroscena emerso dall’indagine che ha portato al maxi sequestro di oggi di circa 10 milioni di euro ai danni di 8 persone indagate dalla Guardia di Finanza, sotto il coordinamento della Procura di Arezzo. Un’indagine che ha visto finire sotto chiave immobili ad uso abitativo o industriale, ubicati nelle province di Arezzo, Grosseto, Caserta, Milano, Piacenza e Roma, nonché auto d’epoca e moto di grossa cilindrata, oltre a diversi rapporti finanziari.
Il sequestro è stato effettuato nello scorso mese di maggio. L’autovettura di uno dei membri dell’organizzazione è stata “pedinata” lungo il tratto autostradale da Arezzo a Milano, grazie all’utilizzo di rilevatori satellitari di posizione (g.p.s.). Alle porte di Milano, è scattata la perquisizione del veicolo e del suo conducente. Sono stati così rinvenuti e sequestrati due “cilindri” di palladio, del peso di 8,5 chilogrammi, per un valore di circa 700.000 euro, trasportati senza documentazione giustificativa dell’origine.
Complessivamente sono state “tracciate” e ricostruite ulteriori 13 “consegne” di metalli preziosi “in nero”, che non hanno trovato alcun riscontro nella contabilità e che avvenivano, di solito, presso svincoli autostradali in località sempre differenti.