Dalla storia d’amore alla denuncia per il posto di lavoro in Vaticano. “Ombre nel racconto”
Parla l’avvocato Savarese: “Bisognerà fare chiarezza sulle accuse della donna”
Dalla storia d’amore alla denuncia per truffa. Con tante “zone d’ombra su cui fare chiarezza”. A chiederlo è l’avvocato Raffaello Savarese, che rappresenta il 34enne Carmine Cascio, che venerdì scorso si è visto annullare dal Riesame la misura cautelare.
“Il Tribunale di Napoli ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere rimettendo in libertà Carmine Cascio accusato di una presunta estorsione e truffa ai danni di una donna con la quale intratteneva una relazione sentimentale” spiega l’avvocato. "La vicenda, denunciata dalla asserita persona offesa, presenta molte zone d'ombra sulle quali occorrerà fare chiarezza dovendo le sue dichiarazioni essere dettagliatamente riscontrate sotto il profilo della attendibilità”.
Il 34enne fu arrestato ad Aversa con l’accusa di estorsione aggravata e continuata ai danni di una 50enne di Frignano e per tali vicende tratto in arresto dai carabinieri della stazione di Pignataro Maggiore dove la donna si era rivolta. La ‘vittima’ infatti aveva raccontato ai carabinieri gli episodi estorsivi subiti da Cascio il quale, spacciandosi per un maresciallo dell'Arma dei Carabinieri, impiegato nei servizi segreti con conoscenze nello Stato Pontificio, avrebbe fatto da intermediario affinché al figlio della 50enne fosse assicurato un posto in Vaticano.
Una intercessione che, secondo quanto denunciato, aveva un prezzo molto salato: 10mila euro liquidi pagati con ricariche sulla Postepay e ben 30.000 euro in monili e preziosi. Dopo l’arresto, però, Cascio è stato scarcerato dal tribunale del Riesame che ha accolto l’istanza presentata dal suo avvocato che, oggi, parla di “zone d’ombra” nel racconto della donna. Toccherà agli inquirenti fare luce completamente sulla vicenda.
