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Cronaca

Truffa da 90 milioni, anche un finanziere arrestato con la commercialista casertana

Le Fiamme Gialle hanno scoperto un giro di false fatturazioni per evadere il fisco

Una organizzazione che riusciva grazie ad entrate anche nella Guardia di Finanza a realizzare un sistema di false fatturazioni per circa 90 milioni di euro, che hanno consentito negli anni un’evasione di imposte che supera i 20 milioni di euro e crediti Iva per 7 milioni.

IL COMMERCIALISTA CASERTANO - È quella sgominata martedì dal Nucleo Tributario della Guardia di Finanza di Latina, che ha portato a 18 ordinanze di custodia cautelare nell’ambito di una inchiesta della Procura della Repubblica di Latina. Tra le persone raggiunte da ordinanza c’è anche una commercialista casertana.

IL SISTEMA SCOPERTO DALLA FINANZA - Il sistema scoperto dagli investigatori della Finanza attraverso attività di intercettazioni telefoniche e ambientali consisteva nella creazione di cooperative che servivano a supportare l’imprenditore pavese per evadere. Le cooperative di servizi erano intestate a prestanome ed erano destinate ad operare solo pochi anni. “Ogni società – spiega il colonnello Michele Bosco, comandante provinciale della Guardia di Finanza – nasceva sapendo di dover passare il testimone a quella successiva. Le società nascevano ad Aprilia e morivano all’estero, nel Regno Unito, e prima di cessare l’attività lasciavano in eredità alla cooperativa nascente un credito iva. La nuova cooperativa si gonfiava quindi di fatture false consentendo di creare fondi neri che venivano a loro volta trasferiti all’estero”. Le false fatture per operazioni inesistenti permettevano in sostanza di creare falsi crediti iva da utilizzare poi per compensare la quasi totalità di debiti di natura tributaria e previdenziale. I costi venivano poi bilanciati con ricavi derivanti dall’emissione di false fatture, per milioni di euro frodati all’erario.

UN FINANZIERE CORROTTO NELL’ORGANIZZAZIONE – L’organizzazione criminale si avvaleva anche di un pubblico ufficiale corrotto, in servizio presso la tenenza della Finanza di Aprilia, il quale, dietro vantaggi economici, rivelava agli indagati informazioni sull’indagine. Nell’indagine risultano inoltre coinvolti anche un imprenditore della provincia di Pavia, tre commercialisti e altrettanti consulenti del lavoro che gravitano tra Aprilia e Cisterna e un funzionario dell'Agenzia delle Entrate (tutti finiti in carcere, ndr). Altre nove persone, tra cui presidenti e soci di cooperative, sono finite agli arresti domiciliari.

L’ELENCO DEGLI INDAGATI – Questi tutti gli indagati nell’inchiesta della procura di Latina: Enrico Fiorillo, Fabio Cardenia, Corrado Stoppa, Clementina Sprela, Alessandro Aquilini, Andrea Aquilini, Mauro Cassano, Graziella Caddeo, Anna Maria Amabile, Simona Nardi, Tiziana Astri, Umberto Pulerà, Antonio Luigi Colombo, Francesco Clementino, Ferdinando Cioffi, Patrick Tranquillo, Juliana Richard Beardsley, Giovanni Vartolo, Carmine Speranza, Giovanni Di Mare, Giovanni Scotti, Silvano Monaco, Salvatore Martano, Andrea Nicastro, Marco Corrente, S. F., Predrag Krosnjar, Giacomo Carosi.

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