Colpo di scena: il Tar annulla la maxi gara da 40 milioni

Colpo di scena: il Tar Campania annulla la maxi gara da 40 milioni di euro del Comune di Caserta per la gestione dei parcheggi e della riscossione delle multe che l’Ente voleva affidare con un project financing presentato dalla K City srl. A presentare ricorso ai giudici amministrativi è stata l’Anacap (Associazione Nazionale Aziende Servizi Entrate Enti Locali) che ha impugnato il bando di gara. La vicenda è finita davanti alla prima sezione del Tar Campana (Vincenzo Salamone presidente, Giuseppe Esposito e Maurizio Santise consiglieri) che ha accolto il ricorso.

La ricorrente ha contestato il bando ed il disciplinare di gara che non contemplano, quale requisito di partecipazione, l’iscrizione all’Albo previsto dall’articolo 53 del d.lgs. n. 446 del 1997, richiesto per gli enti che gestiscono i servizi di accertamento e riscossione delle entrate degli enti locali”. Il comma 1 dell’articolo 53, infatti, prevede che “presso il Ministero delle finanze è istituito l'albo dei soggetti privati abilitati ad effettuare attività di liquidazione e di accertamento dei tributi e quelle di riscossione dei tributi e di altre entrate delle province e dei comuni”. Secondo la ricorrente il bando di gara avrebbe dovuto prevedere l’iscrizione all’albo per l'accertamento e riscossione delle entrate degli enti locali, in quanto sono anche di competenza della società aggiudicataria le attività istruttorie che comportano l’individuazione dell’obbligato, del presupposto oggettivo dell’entrata, nonché di liquidazione dell’importo dovuto, di riscossione e gestione dei pagamenti, di gestione del contenzioso, di gestione delle ingiunzioni fiscali emesse per il recupero coattivo dell’entrata, dei fermi amministrativi e dei sequestri, così come si evincerebbe dalla proposta avanzata dalla società proponente.

“Il bando di gara - scrivono i giudici - prevede espressamente che l’aggiudicatario dovrà gestire l’intero sistema sanzionatorio del Codice della Strada fino ad arrivare a riscuotere le sanzioni del CdS per conto del concedente. Tali compiti integrano certamente un’attività di liquidazione, di accertamento e riscossione di entrate del Comune, quali sono quelle derivanti dalle sanzioni, che avrebbe richiesto, quale necessario requisito di partecipazione, l’iscrizione all’albo previsto dall’art. 53 del d.lgs. 15.12.1997, n. 446”. Pertanto “ne consegue che il ricorso è fondato e il bando di gara impugnato va annullato”.

Il bando del Comune di Caserta, varato praticamente alla fine della prima amministrazione comunale di Carlo Marino, provocò molte polemiche per la scelta di affidare praticamente quasi tutto il settore parcheggio, con annessa la riscossione delle multe, ad una sola società. Il bando prevede l’affidamento in concessione per 10 anni (con proroga per ulteriori 10 anni ove l’amministrazione non decida di internalizzare il servizio) di un sistema integrato di gestione dei parcheggi e delle aree adibite alla sosta a pagamento, della gestione delle contravvenzioni elevate dagli ausiliari del traffico, della gestione delle contravvenzioni elevate dalla Polizia Municipale, dell’installazione di 3 autovelox e di un sistema di controllo “Targa System”, dell’installazione e dell’utilizzo di telecamere c.d. smart per il monitoraggio del passaggio di autoveicoli, della realizzazione e del controllo di zone a traffico limitato, della gestione dei permessi per i disabili, della realizzazione e della gestione della segnaletica stradale, del ripristino stradale post-incidenti, del servizio di carro gru, dell’installazione e della gestione di centraline di monitoraggio della qualità dell’aria e dell’inquinamento acustico, della gestione di servizi di mobilità alternativa, di una campagna di comunicazione e di ascolto dei cittadini, della installazione di colonnine di ricarica auto-elettriche; della realizzazione di una rete per la mobilità sostenibile, del servizio di pronto intervento per la messa in sicurezza del manto stradale dei tratti di strada interessati da stalli.