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Cronaca

Spari nella movida, tre incastrati dalle immagini di Facebook

Le foto profilo riconosciute dal giovane ferito dal colpo di pistola. I filmati della lite arrivano in aula

Sono stati incastrati dalle foto prese dai loro profili di Facebook. E' questo il retroscena rivelato dai carabinieri ai giudici del tribunale di Napoli Nord sulle indagini che hanno permesso di individuare Franco Moccia, Gennaro Palma e Nicola Di Santo, residenti tra Casapesenna ed Aversa, protagonisti della lite finita con colpi di pistola avvenuta all'esterno del bar Etoile di Aversa, uno dei luoghi più frequentati della movida normanna. 

Stamattina i militari sono stati ascoltati dinanzi al collegio presieduto dal giudice Cioffi dinanzi al quale si sta celebrando il processo. I carabinieri, secondo quanto ricostruito, riuscirono ad individuare i tre da una fonte confidenziale e, facendo una ricerca sul social network, riuscirono a trovare le foto dei profili con quei volti che furono riconosciuti dalla vittima della lite, un giovane che venne ferito ad una gamba da un colpo di pistola esploso durante la lite. La dinamica dell'episodio venne ricostruita anche grazie alle immagini della videosorveglianza che verranno visionate in aula, con ogni probabilità, nella prossima udienza fissata alla fine di aprile.

Secondo quanto emerso dalle indagini, la sera del 6 giugno all'interno del locale era nata una discussione tra uno dei ragazzi ed un minorenne, di appena 17 anni (la cui posizione è stata stralciata). Dalle parole si passò ben presto ai fatti con un vero e proprio capannello di persone pronte a darsele di santa ragione, per l'uno e l'altro schieramento. Gli animi si accesero e il minorenne tirò fuori un coltello: a quel punto uno degli imputati mostrò una pistola che aveva nella cintola. La rissa si spostò fuori al locale. Qui Moccia avrebbe preso la pistola dell'amico e l'avrebbe puntata contro un altro ragazzo intervenuto per sedare la lite. Fu solo grazie all'intervento di un'altra persona che la vicenda non ebbe un epilogo tragico. L'arma venne abbassata giusto un attimo prima che il proiettile partisse ed attingesse il giovane, costituitosi parte civile con l'avvocato Michele Di Domenico, alla gamba. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Nando Letizia, Mirella Baldascino e Massimo D'Errico. 

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