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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Soldi spariti dal centro medico, segretaria dovrà pagare 2mila euro

Il giudice la condanna al solo versamento di un risarcimento in favore della società

Finita sotto processo perché le contestano due episodi appropriazione indebita il giudice per un caso la dichiara non punibile per particolare tenuità del fatto e per l'altro la proscioglie per intervenuta prescrizione. La condanna, però, al risarcimento del danno e al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 2000 euro.

È quanto disposto dal giudice monocratico Giorgio Pacelli del tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di una 44enne di Capua, segreteria in un centro specialistico di Santa Maria Capua Vetere, finita sotto processo per appropriazione indebita. Secondo la ricostruzione della Procura l'imputata si era indebitamente appropriata nel maggio e nel luglio 2016 della somma di 900 euro di proprietà del titolare del centro, di cui era assistente personale, versata da un paziente omettendo di restituirla se non dopo una contestazione disciplinare del maggio 2016. Si era poi appropriata di somme dovute dalla società datrice di lavoro alla società fornitrice di protesi mammarie per un importo complessivo di 3600 euro.

Il difensore della 44enne, l'avvocato Tommaso Giaquinto, in sede di dibattimento ha fatto emergere che a monte si trattasse di un equivoco. La sua assistita era andata in maternità a rischio e per la prima somma di 900 euro l'aveva consegnata alla nuova segretaria e che vista la contestazione ha poi versato mediante accredito alla struttura sanitaria. Riguardo le fatture relative al 2015 non c'è ne era traccia. Il giudice monocratico ha quindi pronunciato sentenza di non luogo a procedere per l'appropriazione relativa alla somma di 900 euro per particolare tenuità del fatto e condannandola però al risarcimento del danno ed al pagamento di una provvisionale di 2000 euro in favore del centro medico, parte civile rappresentato dall'avvocato Luca Viggiano. Per la seconda appropriazione indebita ha prosciolto l'imputata per intervenuta prescrizione.

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