rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Soldati ucraini in partenza da Caserta: "Pronti a salvare la nostra patria"

La comunità locale si mobilita: 3 giorni di presidi e preghiere. Padre Ihor lancia l'allarme: "Putin va fermato. Dopo di noi toccherà a voi"

Il popolo ucraino residente a Caserta si mobilita dopo l'invasione della Russia. Domani partirà un pullmino con una decina di ucraini che andranno in patria ad imbracciare le armi e a combattere per "salvare la nostra Patria". Lo annuncia padre Ihor Danylchuk, sacerdote punto di riferimento della comunità ucraina locale.

"È tutto bloccato, entrare in Ucraina è quasi impossibile - dice padre Ihor - ma con il nostro Consolato siamo riusciti ad ottenere i documenti per far partire questi uomini che sono soldati che vogliono difendere la patria. Putin ci chiama nazisti e pensa che noi capitoleremo, ma non è così, c'è un intero popolo che combatterà, anche se sappiamo che non possiamo da soli opporci alla Russia. L'Italia, la Francia, la Germania, gli Usa, devono aiutarci concretamente, non solo a parole perché questo è solo l'inizio: dopo l'Ucraina toccherà a voi".

"Ricordo - evidenza padre Ihor - che c'è un memorandum firmato a Bucarest nel 1994 in cui l'Ucraina rinunciò al suo arsenale atomico inviandolo in Russia per lo smantellamento in cambio però di garanzie sulla sua integrità territoriale da parte di Russia, Usa e Regno Unito, e poi anche di Francia e Cina. Che fine hanno fatto questi impegni? La Russia non ha nessuna pietà. Stanno distruggendo le nostre città, uccidendo anche i civili. Bisogna fermarli". 

Intanto, dopo il primo presidio in prefettura, sono in programma tre giorni di manifestazioni e preghiere a partire da oggi, venerdì 25 febbraio, e fino a domenica. Nel pomeriggio di venerdì, alle 17, la comunità ucraina si incontrerà per una manifestazione statica in piazza della Prefettura cui seguirà, alle 19, una messa alla chiesa di Sant'Antonio da Padova, in corso Giannone. Sabato, invece, alle 18,30 messa al Buon Pastore con manifestazione statica in piazza Pitesti. Domenica, infine, alle 11,30 al Duomo il vescovo Pietro Lagnese presiederà una messa per la pace. A seguire un nuovo presidio dinanzi alla sede della Prefettura. "Scendiamo in piazza perché non possiamo più trattenere questo orrore - conclude Padre Ihor che preannuncia anche - altre azioni di protesta come lo sciopero della fame o anche uno sciopero dal lavoro; vogliamo far capire ai Paesi occidentali che non si può attendere". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Soldati ucraini in partenza da Caserta: "Pronti a salvare la nostra patria"

CasertaNews è in caricamento