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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Serena uccisa, il giallo del verbale del carabiniere suicida

Il brigadiere Tuzi aveva visto la 18enne in caserma prima del suo omicidio

Si allarga l’inchiesta della Procura di Cassino sulla morte della 18enne Serena Mollicone, per la cui morte sono indagati il maresciallo Franco Mottola, il figlio Marco e la moglie Anna, tutti di Teano. La presenza della ragazza nella caserma di Arce potrebbe essere infatti svelato dall'ordine di servizio stilato dal maresciallo Franco Mottola.

Una carta in possesso degli esperti di grafologia del Ris dei Carabinieri: se dovessero essere dimostrate delle manomissioni, vuol dire che qualcuno ha falsificato le firme e cancellato delle altre. L’ipotesi della Procura di Cassino, che ha riaperto le indagini sull’omicidio del giugno 2001, è che il giorno della sua morte nella caserma di Arce fossero altre persone, magari sottufficiali che però non risultavano essere in servizio.

LA TESTIMONIANZA – L’ipotesi non è “campata in aria”, ma basata sulla visione da parte del colonnello Fabio Cagnazzo, comandante provinciale dei carabinieri di Frosinone, del verbale di interrogatorio firmato dal brigadiere Santino Tuzi. Il sottoufficiale dell’arma, tre giorni prima di togliersi la vita nell’aprile del 2008, aveva dichiarato ai carabinieri ed alla procura di Cassino di aver visto la 18enne di Arce il 1 giugno del 2001. Il carabiniere rispose così al magistrato che all’epoca era il titolare dell’indagine, il procuratore capo Gianfranco Izzo: “Ho visto Serena arrivare ed ho aperto il cancello. Non mi sono preoccupato di dove andasse perchè in caserma era passata diverse volte. Dall'inteforno una voce mi ha detto di farla entrare. Io alle 14.30 sono andato via dalla caserma ma lei non era ancora scesa". Una testimonianza che pone diversi interrogativi.

NUOVE INDAGINI - Le risposte a questi quesiti le cercano il procuratore capo Luciano d'Emmanuele ed il sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo, i quali hanno chiesto altri due accertamenti: il primo è una perizia calligrafica sull'ordine di servizio e l'audizione, il secondo è l’interrogatorio di una persona che da anni vive all'estero ma che all'epoca dei fatti era ad Arce e che forse può essere a conoscenza di qualche importante risvolto.

LA MORTE DI SERENA - La perizia stilata dal medico legale Cristina Cattaneo è ineccepibile sulle dinamiche che hanno portato alla morte di Serena, anzi al suo assassinio. L'impatto contro la porta della caserma e il successivo soffocamento. Quello che resta da capire è chi ha picchiato la ragazza fino al punto di romperle il dito di una mano, di provocarne un trauma cranico e una lesione al padiglione auricolare, prima di stordirla facendole sbattere la tempia sinistra, con violenza, contro la porta dell'alloggio di servizio all'epoca dei fatti in uso alla famiglia Mottola.

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