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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Casaluce

Svolta al Riesame per l'ex presidente del comitato festeggiamenti

Accolto il ricorso del pubblico ministero sul sequestro

La Ottava Sezione del Tribunale del Riesame di Napoli ha accolto il ricorso del Pubblico Ministero del Tribunale di Napoli Nord Francesco Persico. Misura cautelare reale, dunque, per il maresciallo in congedo della Guardia di Finanza, ex presidente del Comitato festeggiamenti del Santuario di Casaluce. Per lui il Pubblico Ministero aveva chiesto gli arresti domiciliari, ma il Giudice delle Indagini Preliminari l’aveva rigettato. Mesi fa i carabinieri della stazione di Teverola, comandati dal maresciallo Amedo Scialdone, sequestrarono il conto corrente bancario intestato al maresciallo in congedo della Guardia di Finanza di Casaluce che è finito sotto processo per gravissime ipotesi di reato. Parte offesa un noto prete di Casaluce sottoposto ad un’azione continua e pressante di stalking da parte dell’ex militare accusato di estorsione, appropriazione indebita e di violenza privata.

Il pubblico ministero del Tribunale di Napoli Nord, Francesco Persico, dopo 12 mesi di incessanti indagini, di acquisizione di documenti e disposto il sequestro del conto corrente intestato all’ex maresciallo in congedo gli ha notificato l’imputazione.  Ora l’ex militare dovrà decidere se presentarsi in sede di udienza preliminare per essere sentito come imputato, accompagnato dal suo difensore, l’avvocato Alfonso Quarto mentre il prete di Casaluce si costituirà parte civile con gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo che, a seguito delle loro querele, nell’interesse del prelato da loro assistito, hanno dato avvio al procedimento giudiziario.

Accolte, al momento, le tesi dei difensori del parroco, gli avvocati Crisileo che rappresentano il rettore di un santuario di Casaluce. Il quale, esasperato dai comportamenti continuamente vessatori dell’ex sottufficiale, depositava sei querele contro l'ex maresciallo. Le indagini sono state condotte dal comando stazione carabinieri di Casaluce guidato dal maresciallo Adamo Scialdone. I reati contestati dalla Procura normanna vanno dall’estorsione all’appropriazione indebita, dallo stalking e atti persecutori alla violenza privata.

La storia inizia più di un anno fa quando il maresciallo non accettò di essere stato rimosso dalla carica di presidente delegato del comitato festeggiamenti della Madonna di Casaluce e iniziò a porre in atto una persecuzione a carico del prete. Iniziò ad affiggere manifesti per la città di Casaluce, poi un bmbardamento di esposti e di lettere indirizzate a tutte le Autorità civili e religiose a vari livelli, tutti dai contenuti calunniatori che non esito’ a inoltrare alla competente Procura della Repubblica: tutte le sue denunzie vennero puntualmente archiviate. 

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