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Cronaca Aversa

Milza spappolata durante lo "schiaffo del soldato"

L'uomo finito sotto processo per le lesioni gravi subite da un amico durante il gioco

Finì in ospedale con la milza spappolata giocando allo "schiaffo del soldato". Per questo motivo Salvatore P., di Aversa, era finito sotto processo con l'accusa di aver cagionato lesioni gravi a Vincenzo C., anch'egli aversano. 

Nella giornata di oggi il giudice monocratico Stadio del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, accogliendo l'istanza dell'avvocato difensore Gaetano Laiso, ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere. Il giudice ha derubricato il reato di lesioni dolose in lesioni colpose, procedibile a querela di parte, che nel caso in esame mancava. Quindi è stato pronunciato il verdetto assolutorio in assenza del presupposto della procedibilità.

Secondo quanto ricostruito i due, nel 2015, stavano giocando goliardicamente, con gli schiaffi che avrebbero dovuto colpire le spalle della persona "sotto". La vittima, però, si girò proprio mentre l'uomo aveva armato il suo possente braccio, venendo centrato dal ceffone in pieno ventre. Un colpo tremendo che gli procurò la rottura della milza che poi venne asportata all'ospedale di Aversa in seguito ad un intervento chirurgico.

Salvatore P. nel maggio dell'anno scorso era stato assolto in Appello anche dall'accusa del tentato omicidio un esponente della cosca dei Mazzara nel processo che ha visto alla sbarra i gotha del clan Caterino-Ferriero di Cesa. 


 

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