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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca San Marco Evangelista

Racket con bombe e spari: 8 condanne con lo sconto in Appello

Pena ridotta anche per il casertano Zampella che torna libero

Revoca della misura cautelare dopo la condanna a 2 anni e 6 mesi Umberto Zampella, 38enne di San Marco Evangelista, coinvolto in un'inchiesta sul racket del clan Pagnozzi tra le province di Benevento ed Avellino. Lo ha deciso la Corte d'Appello di Napoli.

I giudici, accogliendo il ricorso in Appello del difensore di Zampella, l'avvocato Nello Sgambato, hanno concesso uno sconto di 8 mesi con la revoca della misura cautelare cui era sottoposto. Con Zampella sono stati condannati: Francesco Buono a 6 anni; Alessandro Massaro a 3 anni e 8 mesi; stessa pena per Antonio Buonanno; 4 anni e 10 mesi per Biagio Massaro e Pasquale Massaro; 5 anni e 2 mesi per Pietrantonio Mozzillo; 3 anni e 8 mesi per Luca Truocchio. Per tutti la Corte d'Appello ha concesso uno sconto di pena. Confermata l'assoluzione per Umberto Vitagliano e Giovanni Testa. Nel collegio difensivo, tra gli altri, gli avvocati Danilo De Cecco, Mauro Iodice, Renato Jappelli e Vittorio Fucci. 

Secondo l'accusa avrebbero costretto imprenditori e commercianti a versare il pizzo al clan Pagnozzi operante proprio a cavallo tra le due province. Zampella in particolare era accusato di essersi recato in un'azienda avicola minacciando il titolare: "sono 7 mesi che i compagni stanno aspettando e voi sapete dove andare... Ci dovete dare 100mila euro". Una somma che la vittima si rifiutò di versare. In altre circostanze, invece, il gruppo criminale per essere più convincente passò all'azione con spari alle serrande ed anche l'esplosione di un ordigno rudimentale fuori una macelleria. 

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