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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca San Marco Evangelista

Rabbia e commozione per la morte di Giuseppe: "Manca la cultura della sicurezza sul lavoro"

Un fascio di fiori ai cancelli della 'Laminazione Sottile Spa' prima del presidio dei colleghi

E' il giorno della rabbia per la morte di Giuseppe Borrelli, operaio 26enne di Volla, che ha perso la vita schiacciato dai rulli nell'azienda di costruzioni metalliche 'Laminazione Sottile Spa' a San marco Evangelista nella serata di martedì 12 marzo. Proprio fuori i cancelli dell'azienda è presente un sit in di protesta delle organizzazioni sindacali Fiom, Fim, Uilm delle confederazioni Cgil, Cisl e Uil nonchè Nidl Cgil, Felsa Cisl e Uilt Temp che hanno indetto uno sciopero provinciale per tutto il personale in somministrazione delle aziende metalmeccaniche.

I colleghi hanno deposto dei fiori fuori i cancelli dell'azienda e il presidio, seppur tranquillo, è percosso dal biasimo e dalla rabbia per la tragedia del giovane operaio. "C'è una numerosa presenza di lavoratori che sta giungendo anche da altri stabilimenti a testimonianza che c'è la necessità di intervenire sulla sicurezza e salute dei lavoratori - ha spiegato a Casertanews Francesco Percuoco segretario Fiom Cgil Caserta - occorre fare qualcosa perchè oggi questa terribile sventura è successa qui ma domani potrebbe succedere altrove ed è già successo. A settembre scorso nell'azienda Comet di Marcianise è morto schiacciato da un macchinario un operaio di 51 anni di Pignataro Maggiore che ironia della sorte si chiamava anche lui Giuseppe Borrelli. Non bisogna intervenire quando ci scappa il morto ma il sistema malato va corretto in qualche modo" ha affermato il sindacalista proseguendo "manca la cultura della sicurezza, il lavoratore deve essere messo in grado di sapere che lavora in un luogo sicuro e, se tale sicurezza non c'è, di essere in grado di rifiutarsi di lavorare senza avere ripercussioni lavorative. E' un sistema malato che va curato quindi attraverso finanziamenti, l'investimento delle risorse, l'adeguata formazione del personale ed eliminando le forme di precariato. Essere un precario non fa bene al lavoratore nè alla sua dignità. Molto spesso nel nostro territorio si assiste a un ricatto occupazionale dove il profitto vale più la vita del lavoratore".

Domattina (15 marzo) le organizzazioni sindacali incontreranno il Prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo per fare il punto sulla sicurezza sul lavoro.

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