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Cronaca Capua

La Procura insiste: “Antropoli va condannato”

Il magistrato della Dda ha replicato alle difese riprendendo le dichiarazioni dei pentiti e gli appalti alle imprese in odore di camorra

La Procura ribatte alle arringhe dei difensori e ribadisce la richiesta a 10 anni nei confronti dell'ex sindaco di Capua Carmine Antropoli, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, e dell'ex assessore Marco Ricci.

E' quanto accaduto nel corso dell'udienza celebrata dinanzi alla Corte d'Assise di Santa Maria Capua Vetere - presieduta dal giudice  Roberto Donatiello - durante la quale il pubblico ministero della Dda Maurizio Giordano ha replicato alle difese. Il pm ha ripercorso le evidenze probatorie già evidenziate nel corso della sua requisitoria durante la quale - a riprova delle presunte infiltrazioni della camorra nell'amministrazione - ha riportato sia le dichiarazioni di collaboratori di giustizia (in particolare del coimputato Francesco Zagaria) sia gli appalti che per la Dda sono finiti nelle mani di imprese vicine ai Casalesi in virtù di un patto tra la politica ed il clan.

Giordano ha poi precisato che per quanto concerne l'episodio dello schiaffo dato da Francesco Zagaria a Giuseppe Di Lillo, per indurlo a ritirare la candidatura, la sua richiesta è stata di assoluzione per Antropoli (l'episodio avvenne nello studio medico dell'ex sindaco).

Le difese di Antropoli e Marco Ricci - gli avvocati Mauro Iodice, Maiello, Lorenzo Caruso e Guglielmo Ventrone - hanno controdedotto. La prossima settimana toccherà al difensore dell'altro imputato Guido Taglialatela (difeso dall'avvocato Gerardo Marrocco) per il quale il pm ha chiesto 4 anni. Poi sarà sentenza.

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