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Cronaca

Cosentino, colpo di scena: chiesta una perizia sull'ex sindaco

I giudici della Corte d'Appello vogliono valutare la sua "capacità di intendere e di volere"

Colpo di scena nel processo che vede imputati i fratelli Giovanni, Antonio e Nicola Cosentino. La Corte d’Appello di Napoli ha emesso oggi un’ordinanza con la quale ha chiesto una perizia sulla capacità di intendere e di volere dell’ex sindaco di Villa di Briano Raffaele Zippo.

Una mossa inattesa e che apre nuovi ragionamenti sul ‘peso’ che potranno avere le dichiarazioni che l’ex esponente di Forza Italia ha rilasciato nelle scorse settimane quando fu ascoltato in Corte d’Appello. Una scelta che fa riflettere anche perché il perito che sarà incaricato dovrà verificare le capacità psichiche del testimone al momento della sua testimonianza in primo grado ed in Appello, quando cioè furono rilasciate le dichiarazioni su Cosentino e l’ex prefetto Maria Elena Stasi

Una scelta che però lascia intendere che le sue parole possano avere un peso enorme nel processo. Il procuratore generale, nel corso della sua requisitoria nelle scorse settimane, aveva chiesto la conferma delle condanne comminate in primo grado ai danni dei fratelli Giovanni, Nicola ed Antonio Cosentino, accusati di estorsione ed illecita concorrenza con l’aggravante mafiosa. Il processo nasce dalle accuse di un ‘concorrente’ della famiglia Cosentino che doveva aprire un distributore di benzina a Villa di Briano, a poca distanza da una stazione di rifornimento di proprietà dell’Aversana Petroli, la società della famiglia dell’ex sottosegretario. I Cosentino avrebbero fatto pressioni affinché il Comune di Villa di Briano negasse l'autorizzazione per un distributore di benzina all'imprenditore.

Nel processo di primo grado sono stati condannati l’ex sottosegretario Nicola Cosentino (7 anni), i fratelli Giovanni (9 anni e 6 mesi) ed Antonio (5 anni e 4 mesi), il funzionario della Regione Campania Luigi Letizia (5 anni e 4 mesi), i dipendenti della Q8 Bruno Sorrentino e Giovanni Adamiano (3 anni e 5 mesi), l'imprenditore di Villa Literno Michele Patrizio Sagliocchi (7 anni). Furono assolti, invece, gli ex dipendenti dell'Ufficio tecnico del Comune di Casal di Principe, Vincenzo Schiavone, Giacomo Letizia e Vincenzo Falconetti. Dichiarato prescritto il reato contestato all'ex prefetto di Caserta ed ex deputato Pdl, Maria Elena Stasi.

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