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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca San Nicola la Strada

Piazze di spaccio col permesso del clan, 21 scelgono l'abbreviato

Il processo si divide in tre tronconi: 10 rischiano il giudizio, atti a Santa Maria per altri 6 pusher 'semplici'

In 21 scelgono il rito abbreviato, 10 procederanno con l'ordinario mentre per altri 6 imputati il giudice si è dichiarato incompetente territorialmente inoltrando gli atti al gip di Santa Maria Capua Vetere. Questi i numeri dell'udienza preliminare a carico di 37 persone accusate a vario titolo di spaccio di droga tra San Nicola la Strada e San Marco Evangelista.

Hanno optato per l'abbreviato Giovanni Capuano, 36 anni di San Marco Evangelista; Paolo Crisci, 33 anni di Caserta; Jamal Draif, marocchino di 43 anni residente a San Marco Evangelista; Luca e Marco Esposito, gemelli di Napoli; Pasquale Fusco, 39 anni di Quarto; Alessio Geniale, 30 anni di San Marco Evangelista; Mohammed Laagidi, detto Momo, 41 anni residente a San Nicola la Strada; Marco Luise, 46 anni di Secondigliano; Giuseppe Orefice, alias Peppe Acerra, 44 anni di San Nicola la Strada; Francesco Papaianni, 32 anni di San Nicola la Strada; Joseph Parisi, 31 anni di San Nicola la Strada; Vincenzo Principio, 22 anni di San Marco Evangelista; Daniela Rendano, 37 anni di San Nicola la Strada; Antonio Scotto, 23 anni di Napoli; Pasquale Scotto, 55 anni di Napoli; Raffaele Scotto, 29 anni di Napoli; Shauni Solimando, 27 anni di San Nicola la Strada; Raffaele Solla, 44 anni di San Nicola la Strada; Giuseppe Sparaco, alias Mellone, 41 anni di San Nicola la Strada; Salvatore Terlizzi, 45 anni di Napoli. Le loro posizioni verranno discusse ad inizio marzo con la sentenza in programma per la metà dello stesso mese. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Nello Sgambato, Tommaso Giaquinto, Giuseppina Martini, Sara Della Morte, Francesco Liguori, Michele Di Fraia e Mario Mangazzo.

Attesa la decisione del gup, invece, sul rinvio a giudizio di quanti hanno optato per il rito ordinario. Rischiano il rinvio a giudizio Domenico Amoroso, 53 anni di San Marco Evangelista; Fabio Ardissone, 28 anni di San Marco Evangelista; Crescenzo Barra, 35 anni di San Nicola la Strada; Abdelhafidh Dridi, detto Alfredo, tunisino di 57 anni residente a San Nicola la Strada; Immacolata Gargiulo, 41 anni di Melito; Vincenzo Guida, alias Aglitiello, 48 anni di San Marco Evangelista; Salvatore Marino, 45 anni di Secondigliano; Vincenzo Masella, alias 'o Topis, 38 anni di San Nicola la Strada; Francesco Massaro, alias 'Ciccio 'e quart" 49 anni di Capodrise; Massimiliano Terlizzi, 45 anni di Napoli. Sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Giuseppe Foglia, Giuseppe Bucci e Katia Simeone.

Atti a Santa Maria Capua Vetere, infine, per quanti erano accusati solo di spaccio di droga senza l'imputazione per associazione a delinquere. Si tratta di Lulzim Cako, albanese di 47 anni residente a San Nicola la Strada; Carmine D'Agostino, 41 anni di San Nicola la Strada; Graziano Della Morte, 35 anni di Castel Campagnano; Pietro Letizia, 53 anni di San Nicola la Strada; Klodjan Luku, alias Claudio, albanese di 47 anni residente a San Nicola la Strada; Rosa Vobbio, 51 anni di San Nicola la Strada. Sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Daniele Delle Femmine e Gianluca Giordano. 

Secondo quanto ricostruito dalla Dda, Giuseppe Orefice, grazie anche al benestare del clan Belforte con il placet a mezzo lettera di Pasquale Aveta, killer del clan dei Mazzacane e suo compagno di scuola oggi pentito, era il promotore dell’associazione che operava su San Nicola La Strada provvedendo sia alla direzione sia all’organizzazione relativa all’approvvigionamento dello stupefacente. Al contempo si occupava di rifornire, a sua volta, Giovanni Capuano che gestiva la “piazza di spaccio” di piazza Cantone a San Marco Evangelista. 

Coloro che invece raccoglievano il denaro e quindi coordinavano l'attività di spaccio erano Marco Luise e Raffaele Solla. Luise, in particolare, era colui che, con la collaborazione della moglie Immacolata Gargiulo, recuperava le somme per l’acquisto di droga nel napoletano con l’intermediazione del cognato di quest’ultima, Salvatore Marino. Solla invece, provvedeva al coordinamento dell’attività di spaccio distribuendo lo stupefacente ai vari pusher. 

Il principale fornitore di droga è stato per tutti questi anni Antonio Scotto, contiguo al clan Licciardi di Secondigliano, che parlava direttamente con Salvatore Marino. Gli spacciatori che operavano sulla piazza di San Nicola la Strada invece erano Vincenzo Masella, Daniela Rendano, Francesco Papaianni, Shauni Solimando e Joseph Parisi. Che operavano sotto la guida di Orefice. Dopo l'arresto di quest'ultimo ci fu praticamente una 'rottura' dei rapporti con Scotto di Secondigliano e quindi l'attenzione si spostò su Salvatore Terlizzi, che operava sull’area di Napoli. Il finanziatore degli acquisti di stupefacente era Francesco Massaro, titolare di un chiosco su San Nicola La Strada. 

Per quello che riguarda invece lo spaccio di stupefacenti al dettaglio su San Marco Evangelista, era tutto sotto la 'direzione' di Giovanni Capuano. Allo spaccio provvedevano “i ragazzi di Piazza Cantone”, ovvero Jamal Draif, Alessio Geniale, Vincenzo Guida, Domenico Amoro e Vincenzo Principio. Su Caserta invece c'era Paolo Crisci che gestiva l'attività di spaccio approvvigionandosi da Orefice.

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