Imprenditore ucciso e fatto sparire, Riesame bis conferma le accuse

Confermate le misure cautelari in carcere per Alfredo Carini, di Letino, e ai domiciliari per Cataldo Russo, di Dragoni, entrambi accusati di aver ucciso e fatto sparire il corpo dell'imprenditore Sandro Ottaviani, di cui si sono perse le tracce nel 2008.

Questa la decisione del 'Riesame bis' che ha dovuto confrontarsi con le censure della Corte di Cassazione che aveva annullato il precedente verdetto dei giudici partenopei. Il ricorso, presentato per i due indagati dai difensori, avvocati Paolo Falco ed Emanuele Sasso, è stato dunque respinto. Le motivazioni al momento non sono rese note. Per la Cassazione ci sarebbero incongruenze sia sul presunto orario della lupara bianca (Carini avrebbe incontrato persone in un orario compatibile con quello del presunto delitto) sia per quanto riguarda il racconto di un'amante di Carini, alla quale avrebbe confessato di aver ucciso una persona, che per la Suprema Corte sarebbe inattendibile. 

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Ottaviani venne convocato per ricevere 175mila euro relativi al contratto di locazione dell'officina di Carini, di cui si cercava di definire la vendita. La vittima, giunta in officina il giorno della scomparsa, sarebbe stata indotta a seguire i due indagati in un luogo ignoto senza riuscire ad avvisare nessuno. Qui Ottaviani sarebbe stato ucciso ed il suo corpo fatto sparire.