Il testimone decisivo non si trova, il pm chiede di acquisire le dichiarazioni

Il testimone decisivo per l’omicidio di Cibati Seiano ancora non si trova ed il processo a carico dei cinque imputati rischia di finire in imbuto. Per questo motivo nel corso dell’udienza di mercoledì il pubblico ministero ha depositato una memoria insistendo sull’assoluta necessità di reperire il teste o in alternativa acquisire le dichiarazioni rese in fase di indagine per irreperibilità del testimone. Richiesta che ha trovato la ferma opposizione degli avvocati degli imputati.

Inoltre il magistrato ha chiesto di ascoltare altri 4 testimoni: due internati nell’Opg che avrebbero assistito alla fase finale dell’aggressione ai danni della vittima; un ex agente di polizia penitenziaria che ha ricevuto le confidenze del teste irreperibile che oggi, svestiti i panni ufficiali, potrebbe confermare l’aggressione. Inoltre è stata anche chiesta una perizia su due ex internati che sono stati già escussi per verificare l’attendibilità a testimoniare. Le riserve saranno sciolte nell’udienza della prossima settimana. 

Cibati Seiano fu ammazzato di botte all’interno dell’Opg di Aversa nel 2011. Dopo che il consulente ha confermato la capacità di stare in giudizio degli imputati, dichiarati parzialmente capaci di intendere e volere al momento del fatto, tutto ruota attorno alla testimonianza del testimone rumeno che era stato rintracciato a Marsiglia ma che poi è scomparso nuovamente. Alla sbarra ci sono Massimo Maiorano, Attilio Ravizzola e Cosimo Damiano Stella, tutti accusati di aver picchiato, causandone la morte, il detenuto. Altri due imputati sono nel frattempo deceduti. L’aggressione scattò perché, secondo la ricostruzione, nell’Opg si era sparsa la voce che la vittima era un pedofilo. Nel collegio difensivo ci sono gli avvocati Pica e Maiorano, mentre per le parti civili Gennaro Iannotti, Dario Pepe e Mara Telese.