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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Castel Volturno

Rabbia e sgomento per Luigi: "Non si può morire così"

Il dolore degli amici per la tragedia del barbiere. Aveva da poco comprato la casa dei suoi sogni. Lascia la moglie e 3 figli piccoli

Incredulità, sgomento ma anche tanta rabbia. Sono questi i sentimenti per la tragedia di Luigi Izzo, il barbiere 38enne ucciso a Castel Volturno da padre e figlio, entrambi napoletani, in seguito ad una lite al bar.

Izzo era molto conosciuto nella città castellana. Il suo salone di barbiere, in via Madonna delle Civite in pieno centro storico di Castel Volturno, era molto frequentato. Un ragazzo gioioso della vita, sempre sorridente e disponibile. Questo era Luigi. Un marito, un padre di tre figli piccoli (il più grande ha 7 anni), un giovane imprenditore che si prendeva cura anche della sua famiglia d'origine. 

Oltre al negozio di barbiere Luigi aveva avviato altre due attività: una rivendita di auto usate ed un baretto. Un lavoratore instancabile. Di recente aveva anche coronato il suo sogno: una casa acquistata a Baia Verde dove avrebbe dovuto trasferirsi con la moglie ed i figli nei prossimi giorni. Avrebbe organizzato una festa per quell'evento ma purtroppo Luigi in quella casa non ci vivrà mai per la follia assassina che ha reciso la sua vita, sempre in ascesa. 

La tragedia è avvenuta nella notte. Al risveglio Castel Volturno è stata attraversata da un sentimento di dolore comune. All'incredulità per la tragedia ha fatto seguito lo sgomento e la rabbia. In tanti hanno lasciato un messaggio sulla sua pagina Facebook: "Fratello martedì siamo stati insieme un paio d'ore mi hai fatto vedere che avevi realizzato il tuo sogno: La tua magnifica casa da sogno. Sono sicuro che tutti in paradiso ti stanno aspettando a braccia aperte", scrive un amico. "Non si può morire così", aggiunge un altro utente. "Grande amico , grande cugino , grande lavoratore , un ragazzo meraviglioso completamente devoto alla sua meravigliosa famiglia , costruita con tanti sacrifici e amore", scrive una ragazza. Ma anche sentimenti di rabbia per gli assassini: "Oggi è un giorno triste: hanno tolto la vita ad un amico, ad un lavoratore, ad un padre di figli piccoli; un ragazzo di 38 anni pieno di vita non è giusto, non è giusto morire senza motivo per una banale discussione;  io spero che ci sarà una giusta condanna per questi esseri ignobili ma soprattutto spero che ci sarà una giustizia divina non dovranno avere più pace".

Tra chi ricorda Luigi c'è anche il consigliere comunale Peppe Scialla, suo amico e cliente. "Mi fermo con lo scooter fuori al suo "Hair Dream" e senza nemmeno scendere gli chiedo "Lui', ce l'hai una mezz'oretta per me che sembro un profugo con questi capelli?!" Lui è alle prese con la capigliatura di un bambino. Mi sente, si gira e con il suo bonario "surriso 'a pacienza" (sono arrivato senza appuntamento) mi dice "Peppe siediti che tra 2 minuti finisco e ti faccio nuovo nuovo". Questa scena dello scorso agosto non si ripeterà più, purtroppo. Perchè, nonostante siamo all'alba del 2023, per mano di reietti senza valori e senza coscienza, si muore ancora di "spedizioni punitive" dopo un litigio al bar. Oggi è il giorno del dolore e dobbiamo stare zitti. Per Luigi, per sua moglie, per i suoi figli, per chi lo conosceva. Domani dovrà essere il giorno della giustizia e dovremo urlare. Per Luigi, per sua moglie, per i suoi figli, per chi lo conosceva".

Il consigliere comunale Antonio Luise evidenzia: "Quanto avvenuto stanotte mi rabbrividisce. Un ragazzo perbene, onesto, lavoratore e padre di famiglia ci ha lasciati per un litigio dai futili motivi, che potrebbe accadere a chiunque. Non è possibile, nel 2022, uscire di casa ed essere accoltellati in questomodo. Penso alla famiglia ed al dolore che stanno provando in questo momento e non posso che esprimere la mia vicinanza, così come è necessario che faccia tutta l’amministrazione di Castel Volturno. Abbiamo perso un bravissimo ragazzo, figlio di questa terra ed abbiamo il dovere di onorare la sua memoria e dare giustizia alla famiglia. Sono sconvolto, chiedo venga proclamato lutto cittadino".

Anche il deputato casertano Marco Cerreto è intervenuto sulla tragedia. "Solo indignazione e sgomento si può provare di fronte all'ennesimo atto di violenza accaduto a Castelvolturno - commenta - Il triste evento - continua - fa eco alle grida di allarme già reiterate dal Sindaco Petrella che da mesi invoca una maggior presenza dello Stato e delle Forze di Polizia in un territorio vasto dove insistono molteplici problemi sociali e sembra diventare sempre più terra di nessuno. Senza entrare in polemica con chi non ha fatto cosa, del resto la miopia politica e l'inerzia è purtroppo evidente, mi adopererò unitamente ai deputati casertani nei confronti del Viminale e del Ministero della Difesa, affinché vengano immediatamente prese azioni tali da riportare sicurezza in quel territorio e che i cittadini non si sentano completamente abbandonati. Dimostreremo che lo Stato sarà presente e non è più pensabile non ascoltare gli SOS lanciati dagli amministratori locali, salvo poi rabbrividire quando accadono episodi estremi che accendono i riflettori su una realtà che fa male a tutti noi". 

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