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Cronaca Casapesenna

I nipoti di Zagaria rischiano di nuovo il carcere: la Cassazione accoglie il ricorso della Dda

Atti inviati di nuovo al Riesame. Inammissibili, invece, le richieste per Siciliano ed Ottimo

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dalla Direzione distrettuale antimafia contro le scarcerazioni dei fratelli Filippo, Nicola e Mario Francesco Capaldo, nipoti del capoclan dei Casalesi Michele Zagaria, coinvolti nell’inchiesta sulle infiltrazioni nei supermercati della provincia di Caserta.

Gli ermellini hanno annullato la scarcerazione disposta dal tribunale del Riesame di Napoli ed ha inviato nuovamente gli atti al tribunale della libertà per una nuova valutazione. Sono stati, invece, ritenuti inammissibili i ricorsi presentati per l’arresto degli imprenditori Paolo Siciliano di Marcianise ed Alfonso Ottimo. Per loro, dunque, non ci sarà una ulteriore valutazione. Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Claudio Sgambato, Giuseppe Stellato e Ferdinando Letizia.

Le indagini che avevano già portato ad una prima ordinanza di custodia cautelare avevano documentato la partecipazione dei Capaldo, ritenuti veri e propri soci occulti, nelle società di Ottimo e Siciliano. Le due donne, invece, da dipendenti di Siciliano avrebbero curato gli interessi dei nipoti di Zagaria nella Distribuzione Siciliano. I provvedimenti cautelari, spiccati lo scorso mese di gennaio, vennero poi annullati in sede di Riesame.

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