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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

"Troppo rumore": condannati due locali della Movida

La prima sezione civile dispone l'obbligo di insonorizzazione. I residenti: "Sentenza storica"

Locali della Movida ruomorosi e condannati in Tribunale. Una sentenza destinata a fare giurisprudenza almeno in città quella emessa dalla prima sezione civile del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Giovanni D'Onofrio, che ha disposto l'obbligo per due attività del centro storico di insonorizzare i locali per evitare danni alla salute dei residenti, alcuni dei quali si sono costituiti in giudizio con l'avvocato Gennaro Esposito, tra l'altro presidente del Comitato Quiete Pubblica e Vivibilità Cittadina di Napoli.

Come detto il giudice ha accolto le richieste dei residenti anche alla luce di specifiche consulenze tecniche che hanno verificato come il livello di rumore all'interno delle abitazioni fosse più alto di circa 4 decibel di differenziale (la differenza tra rumore di fondo e quella ambientale) e quasi alto il doppio a finestre aperte.

Per questo motivo i due locali sono stati condannati a "provvedere con immediatezza all’effettuazione delle insonorizzazioni necessarie" applicando una sanzione di 100 euro al giorno per attività in caso di inottemperanza. I due locali sono stati, infine, condannati al pagamento delle spese processuali, fissate a circa 7mila euro.

"Il provvedimento del tribunale - spiega l'avvocato Esposito - Stabilisce un principio: che la movida non può svolgersi in danno della salute dei residenti. Adesso il passo successivo è la richiesta di simili provvedimenti per il vociare, cosa che potrebbe vedere la condanna in solido del Comune, finora silente, con eventuali profili anche di Danno Erariale".

Soddisfatta la presidente del Comitato "Caserta Centro: No degrado, no movida selvaggia" Rosanna Di Costanzo che ha parlato di "grande vittoria per i residenti del centro storico di Caserta. Per la prima volta il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha accolto un ricorso d’urgenza proposto dai residenti contro due attività inquinanti che svolgono fino a tarda notte la somministrazione di bevande. Il Tribunale, con l’ausilio di un Tecnico ha potuto appurare quanto sono giuste le ragioni dei residenti ostaggio di attività che finiscono per essere moleste ed intollerabili.

La movida casertana - prosegue - non può essere di divertimento e molesta. Occorre che le istituzioni facciano tesoro di questo primo pronunciamento affinché il divertimento di alcuni non sia di afflizione per altri. I gestori devono comprendere le ragioni legittime dei residenti e devono svolgere la loro attività facendo in modo di non recare loro disturbo. La scienza medica è unanime a considerare gravemente lesivo per la salute delle persone l’inquinamento acustico che oltre a veri e propri disturbi del sonno causa anche malattie cardiovascolari ed ipertensione. Esprimiamo grande soddisfazione e speriamo che da oggi in poi bar, baretti e locali di varia natura svolgano la loro attività tenendo conto di questa importante pronuncia, innanzitutto facendo in modo di non trasformare le loro attività in vere e proprie discoteche".

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