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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Muore storico arbitro della federazione casertana

Si è spento in clinica. Giovedì i funerali

L’associazione italiana arbitri di Caserta piange uno dei suoi ‘maestri’. Si è spento all’età di 87 anni dopo un ricovero alla clinica Villa del Sole di Caserta l’arbitro Luigi Longano di Santa Maria Capua Vetere, per anni storico dirigente dell’associazione italiana arbitri di Caserta. Longano è stato un esempio per tantissimi ‘fischietti’ che sono cresciuti nella provincia di Terra di Lavoro. I funerali si svolgeranno nel Duomo di Santa Maria Capua Vetere nella giornata di giovedì alle ore 11,45, dove sarà abbracciato per l’ultima volta dalla sorella Marcella, dai nipoti e dai tanti colleghi ed amici che con lui hanno condiviso un lungo percorso di amore per il calcio. Vicinanza al dolore della famiglia è stata espressa anche dall'Inter club di Santa Maria Capua Vetere di cui Longano era socio. "Ci ha lasciati il nostro carissimo socio Luigi Longano. Uno dei più anziani, onnipresente in sede per tutte le partite della sua amata Inter, con la sua esperienza sempre pronto a consigliarci le migliori azioni da intraprendere".

LA CARRIERA

Arbitro benemerito, per decenni ha insegnato a tanti “fischietti” casertani e nazionali “l’essere arbitro”, dentro e fuori il campo. Per lui, nel gennaio del 1956, fu amore a prima vista: l’esordio a Capua, con Mimmo Limone come commissario, un “mostro sacro in quegli anni. Fu 3:3 e negli spogliatoi gli elogi dello “speciale”: la stoffa c’era! Ha diretto fino al 1967, poi è passato a fare l’osservatore arbitrale, attività che lo ha portato a raggiungere grandi traguardi nazionali (CAN A) e riconoscimenti di prestigio, come quello di migliore osservatore CAN C nella stagione sportiva 1986/87, premio nazionale “Presidente AIA/SA”. È stato consigliere sezionale dal 1969 al 1997 e vicepresidente sezionale dal 2008 al 2012. Dal 1990 al 1996 è stato anche componente del Comitato regionale. Nel 1975, si fece le ossa nel primo corso per dirigenti arbitrali a Coverciano, con maestri del calibro di Pasturenti, Righetti e Vigorita. Riposto il fischietto nella custodia, Longano restò poco, quasi niente, ai bordi del campo. Fu un derby di promozione nel napoletano a convincerlo, che si concluse con l’assedio dei tifosi. Rischiare conto terzi, come guardialinee, non gli andava giù. Tra i ricordi in bacheca, sette chilometri a piedi, erano gli anni dell’Austerity, per visionare ad Ariano Irpino un arbitro CAD. Arrivò, nonostante tutto, digiuno ma in perfetto orario. Questo era Luigi Longano.

IL COMMENTO

«Mi sono emozionato – ha commentato Carmine La Mura, presidente AIA Nocera Inferiore – quando ho appreso la notizia. Avere la Tessera da ben 61 anni era motivo di soddisfazione per lui e lo è per la sua sezione, ma anche orgoglio per l'intera AIA, ed in particolare per la Campania e per tutti i suoi Associati. Lo ricordo agli esami in Commissione quando diventai Arbitro, nel lontano 1992, oppure quando era mio organo tecnico al CRA Campania: sempre disponibile e soprattutto preparatissimo. Un dirigente scrupoloso ed attentissimo alla crescita degli arbitri».

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