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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

La senatrice Moronese: "Secondo incendio inammissibile. Commissariare lo Stir"

La parlamentare di Santa Maria Capua Vetere chiama Costa e chiede l'intervento dell'antimafia

L'incendio divampato oggi nello Stir di Santa Maria Capua Vetere poco dopo le prime luci dell'alba, che ha interessato uno dei capannoni della struttura con all'interno svariate tonnellate di rifiuti già imballati e pronti per partire per Acerra, fa discutere, lascia molta amarezza nei cittadini e nelle istituzioni. "Trovo inammissibile quello che sta accadendo", afferma la senatrice pentastellata Vilma Moronese "è la seconda volta che si ripete un incendio nello Stir a Santa Maria Capua Vetere ed a poche ore di distanza dell'audizione del Prefetto di Caserta Ruberto alla Camera dei Deputati in cui riportava i dati, lo sforzo fatto per la sicurezza degli impianti su Caserta da parte della Prefettura ed ora questo avvenimento aberrante. Mi aspetto che sia la Magistratura a far luce sulla vicenda e sull'individuare i colpevoli. Ho sentito il Ministro Costa e gli ho chiesto di convocare immediatamente il Comitato per l'Ordine Pubblico e la Sicurezza perché la sottoscrizione del Patto di Azione da parte di più attori deve far luce su cosa è stato fatto o cosa non è stato fatto e cosa non ha funzionato".

Evidentemente "stamani qualcosa è andato storto - prosegue Moronese - perché si è verificato un incendio per la seconda volta. Credo però che si sia innescato dall'interno perché la vigilanza fisica garantita all'esterno della struttura c'era. Occorre capire chi è il colpevole e se dietro c'è la criminalità allora io chiedo l'intervento dell'antimafia. Oltre alla richiesta di urgenza al Ministro Costa della convocazione del Comitato per l'Ordine Pubblico e la Sicurezza  ho depositato un'interpellanza al Ministero degli Interni dove come unica soluzione ho indicato il commissariamento dello Stir perché il grave accadimenti di stamane mostra che la Provincia e la Regione Campania che sono titolate al controllo e alla gestione di questo impianto non sono capaci di fronteggiare alle incombenze e non é possibile che ogni anno lo Stir vada a fuoco. Il commissariamento è la scelta più logica. Io sono di Santa Maria Capua Vetere, sono infuriata perché quando farò ritorno dai miei familiari respirerò la stessa aria inquinata che questo incendio ha lasciato come ricordo condividendola con i miei concittadini. Io la comprendo benissimo la loro rabbia perché é la mia".

La senatrice ha rivelato come "in poche ore ho depositato un'interpellanza urgente con rito abbreviato sottoscritta già da 50 miei colleghi al fine di ottenere una risposta celere indirizzata al Ministro degli Interni a cui non ho chiesto solo di vagliare l'ipotesi del commissariamento dello Stir ma anche di procedere ad un'informativa urgente presso il Prefetto di Caserta per capire se siano state attuate tutte le misure di videosorveglianza del sito visto che è sensibile e ciò si rifà a quanto previsto nel Patto d' Azione siglato il 18 Novembre 2018 o se i piani di sicurezza interni ed esterni previsti dall'articolo 26 del cd. Decreto Sicurezza siano stati attuati visto l'inoltro al Prefetto di un resoconto da parte dell'impianto. Occorre fare una corretta informazione per delineare le varie competenze perché la confusione generata é terreno fertile per chi vuole delinquere. A chi spetta il controllo? A chi spetta fare cosa ed in quali tempi? Occorre capire quale ingranaggio si é inceppato nel sistema, dove c'é la falla. Occorre ricordare che accanto al capannone dello Stir interessato dallo scorso incendio si scoprì che c'era un'area sprovvista di telecamere interne. Ora i controlli all'interno ed all'esterno della struttura ci sono: dov'è allora la falla? Chiedo ai cittadini di non perdere la calma nonostante la rabbia ma è in questi momenti che bisogna restare lucidi, comprendere le dinamiche e capire quali sono le contromisure per fermare questo tipo di azione. È inutile puntare il dito verso qualcuno o qualcosa, occorre agire,rimboccarsi le maniche. Ho comunque intenzione di proporre delle variazioni al Patto d'Azione visto che le cose vanno sicuramente migliorate e mi auguro di poter discutere di ciò quanto prima nella convocazione del Comitato. Chiedo ai cittadini di non mollare perché questa battaglia la dobbiamo vincere. Per quanto mi riguardo per tutto gli impianti della Campania faccio proposte, esposti in Procura con segnalazioni preventive e mi interfaccia con le forze dell'ordine cercando la collaborazione di tutti che é l'unica soluzione percorribile. Stiamo scardinando un sistema criminale come quello della Terra dei Fuochi che é trentennale e non può risolversi in un solo anno anche se le aspettative sono alte. La volontà è però massima e comunque le cose sono cambiate anche se impercettibilmente agli occhi dei cittadini come le azioni attuate dalle Procure, l'intervento delle forze dell'ordine sempre più incisivo. Una maggiore contezza è quella che chiedo ai Ministeri, alle Regioni o agli Enti locali e Pubblici sui maggiori controlli avvalendosi di tutti gli ausili possibili come l'utilizzo dei droni ottimo sistema per scovare aree abusive in alcuni impianti trovando il modo di invogliare i Comuni a procedere alle segnalazioni dove spesso si mostrano riluttanti perché scovare una discarica abusiva sul loro territorio significa poi rimuoverla".

"Ognuno dovrebbe far ciò che gli viene conferito per legge fare avendo contezza dei propri piani impiantistici e della capacità di controllo delle autorizzazioni rilasciate e se mancante tale aspetto sospendere la concessione per evitare un regime di anarchia che è  terreno fertile per chi delinque e che consente di infiltrarsi sempre di più nel tessuto sociale", conclude.

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