Gli interrogatori di Zagaria nel processo all'ex sindaco

Depositati i verbali di Francesco Zagaria, alias Ciccio 'e Brezza, nel processo di appello sugli appalti, tra Santa Maria Capua Vetere e Grazzanise, affidati con la mediazione del clan dei Casalesi. 

E' quanto accaduto nel corso dell'udienza celebrata dinanzi alla corte partenopea. Il procuratore generale, su istanza delle difese, ha depositato le trascrizioni integrali degli interrogatori resi da Zagaria, che verrà ascoltato in aula come testimone nel processo 'bis' nell'udienza fissata a metà ottobre. 

Sono imputati l'ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere Biagio Maria Di Muro (condannato in primo grado a 5 anni e 6 mesi), il progettista Guglielmo La Regina (condannato in primo grado a 6 anni), Roberto Di Tommaso (condannato a 1 anno con pena sospesa), Alessandro Zagaria (condannato in primo grado a 4 anni solo per la corruzione a Di Muro) e l'imprenditore Francesco Madonna (assolto in primo grado). Al processo si è costituito parte civile il Comune di Grazzanise con l'avvocato Salvatore Piccolo. Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Giuseppe Stellato, Giovanni Cantelli, Angelo Raucci e Renato Jappelli.

Due le inchieste finite all'interno dello stesso fascicolo. Una è quella relativa ai lavori di ristrutturazione di Palazzo Teti Maffuccini con la progettazione affidata a Guglielmo La Regina grazie alle presunte bustarelle date all'ex sindaco sindaco di Santa Maria Capua Vetere Biagio Maria Di Muro ed ai componenti della commissione di gara, presieduta dal dirigente Roberto Di Tommaso. Nel patto corruttivo avrebbe avuto un ruolo anche Zagaria che avrebbe consegnato materialmente i soldi promessi a Di Muro. L'altro filone dell'inchiesta riguardava i lavori per la rete fognaria a Grazzanise affidati a Madonna.