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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Rocambolesco inseguimento coi carabinieri: fermato, si barrica dentro l'auto

L'uomo ha reagito all'arresto aggredendo i carabinieri

Un 43enne casertano, P.G., è stato tratto in arresto in flagranza dei reati di resistenza, oltraggio, violenza e lesioni a pubblico ufficiale dai militari della Stazione di Picinisco, collaborati da quelli di Sant’Elia Fiumerapido e Piedimonte San Germano (Cassino).

L’uomo era alla guida di una Fiat Punto in località Colle Alto, con o una giovane di nazionalità romena anch’essa domiciliata in provincia di Caserta, quando non si è fermato all’alt impostogli dai militari operanti intenti ad effettuare un posto di controllo alla circolazione stradale. Il 43enne ha accennato inizialmente ad arrestare la marcia e poi repentinamente ha accelerato dandosi alla fuga.

I militari si ponevano quindi immediatamente all’inseguimento dell’autovettura attraversando i comuni di Atina, Belmonte Castello e percorrendo la SS 509 Sora – Cassino, direzione Cassino. Giunti all’altezza dello svincolo per Sant’Elia Fiumerapido le pattuglie intervenute riuscivano ad accostarsi alla Fiat Punto che, invece di fermarsi, inseriva la retromarcia tentando una ulteriore fuga, impedita poi sulla SS 509. Alla richiesta di scendere l’uomo si rifiutava, restando aggrappato tenacemente al volante, aiutato nella circostanza anche dalla donna a bordo che lo tratteneva.

Dopo alcuni minuti dall’apertura della portiera del lato passeggero, i militari riuscivano a divincolare l’uomo facendolo scendere. Durante tale operazione il 43enne nel tentativo di rinchiudere la portiera colpiva uno dei militari al ginocchio destro. Dal controllo effettuato l’autovettura risultava essere sottoposta a sequestro amministrativo per infrazione dell’art. 193 C.D.S., mentre il 43enne risultava essere possessore di patente di guida scaduta nel 2012 e mai rinnovata.

Per i fatti accaduti il 43enne veniva dichiarato in stato di arresto ed inoltre proposto per l’irrogazione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno in quel Comune per tre anni. L’autovettura veniva sottoposta a sequestro amministrativo per la confisca, essendo già stata sottoposta a ulteriore fermo amministrativo. L’arrestato, espletate le formalità di rito, veniva ristretto presso la camera di sicurezza del Comando Compagnia in attesa del giudizio per direttissima.

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