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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Teverola

Maxi incendio nella zona industriale, arrivano i primi risultati dell'Arpac

Il monitoraggio sull’andamento delle concentrazioni di diossine e furani è ancora in corso

Arrivano i primi risultati del monitoraggi delle diossine disperse in atmosfera nel corso dell’incendio che lo scorso 16 settembre, nel primo pomeriggio, è divampato in un sito di produzione di componenti per automobili all’interno della zona Asi di Teverola-Carinaro. Gli esiti analitici, relativi a un periodo di campionamento di 24 ore tra il 16 e il 17 settembre, riportano un valore di concentrazione di diossine e furani (Pcdd-Pcdf) in aria campionata pari a 2,46 picogrammi per normal metro cubo in termini di tossicità totale equivalente.

Le drammatiche immagini dell'incendio

L'Arpac ha assicurato che non sono presenti limiti di riferimento imposti dalla legislazione per la concentrazione di diossine in aria ambiente; un valore di riferimento correntemente utilizzato dalla comunità scientifica è quello proposto dal LaenderausschussfuerImmissionsschutz (LAI – Germania), pari a 0,15 pg/Nmc. La concentrazione riscontrata nel campionamento del 16-17 settembre risulta superiore al suddetto limite di riferimento.

Il campionatore è stato posto a circa 200 metri del sito dell’incendio, in direzione nord est, direzione prevalente dei fumi al momento dell’intervento dell’Arpac intorno alle 16 del 16 settembre. Il monitoraggio è ancora in corso e gli ulteriori risultati, utili per seguire nel tempo l’andamento delle concentrazioni di diossine e furani, verranno diffusi non appena disponibili. Nell’area di possibile ricaduta degli inquinanti riscontrati, verranno effettuati prelievi di terreno (top soil) per misurare le eventuali concentrazioni di tali inquinanti al suolo.

Un set di ulteriori parametri relativi alla qualità dell’aria nel territorio interessato dall’evento è disponibile grazie alle stazioni di monitoraggio della rete gestita dall’Arpac, tra cui quelle presenti nei territori comunali, rispettivamente, di Teverola, Santa Maria Capua Vetere, Marcianise e Aversa. In base ai dati al momento elaborati, non si riscontrano significative criticità nelle concentrazioni degli inquinanti, chiaramente riconducibili all’incendio. Anche in questo ambito l’Agenzia sta conducendo ulteriori approfondimenti, i cui risultati verranno diffusi non appena disponibili.

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