Si finge poliziotto e violenta prostitute: 45enne a processo
Le vittime disertano l'udienza: verranno costrette a recarsi in tribunale
Si sta celebrando dinanzi al collegio presieduto dal giudice Giovanni Caparco il processo a carico di C.S., 45 anni di Bellona, accusato di aver violentato alcune prostitute tra Pignataro Maggiore e Bellona.
Nel corso dell'ultima udienza si sarebbero dovute ascoltare le vittime del 45enne, il cui arresto nel 2019 venne annullato dal tribunale del Riesame e che si è sempre professato innocente. Le donne, però, hanno disertato il palazzo di giustizia costringendo il giudice ad un rinvio a inizio febbraio quando dovranno presentarsi nuovamente in aula.
Secondo quanto ricostruito, il 45enne - difeso dall'avvocato Salvatore Piccolo - si fingeva poliziotto e dopo aver avvicinato le lucciole per pattuire le prestazioni sessuali, si appartava in luoghi isolati a bordo della propria auto per poi colpirle con calci e pugni, in alcuni casi minacciandole anche con una pistola, in tal modo obbligando le donne a consumare rapporti sessuali non protetti.
Prima di allontanarsi, l'aggressore continuava a percuotere le vittime, minacciandole inoltre di morte nel caso in cui avessero riferito a qualcuno l'accaduto. In una circostanza, dopo aver violentato una giovane donna, l'uomo ha cercato di spingere la ragazza verso la ripida e profonda scarpata dell'argine del Volturno, con l'intento di farla cadere nelle acque del fiume. La donna riusciva a darsi alla fuga, salvandosi grazie all'intervento di un passante in transito sulla vicina strada provinciale.