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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Villa Literno

Favori in cambio di voti, accolto il ricorso della Procura: sindaco rischia arresto bis

La Cassazione annulla provvedimento del Riesame. Da rivalutare il nodo intercettazioni e la 'prova di resistenza' a carico di Tamburrino

Il sindaco di Villa Literno Nicola Tamburrino rischia un nuovo arresto. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della Procura di Napoli Nord che aveva impugnato il provvedimento del Riesame per effetto del quale il primo cittadino era stato scarcerato.

I giudici del Tribunale della Libertà di Napoli avevano dichiarato l'inutilizzabilità di parte delle intercettazioni "sfoltendo", in questo modo, le imputazioni a carico di Tamburrino con la conseguente scarcerazione. Con il provvedimento della Cassazione ora tutto torna in ballo: saranno nuovamente i giudici napoletani a dover decidere sulla questione.

Da chiarire se il provvedimento di annullamento pronunciato dalla Suprema Corte sia riferito alle intercettazioni (che così potrebbero rientrare anche nel processo) o alla cosiddetta "prova di resistenza", cioè al fatto che anche senza le intercettazioni le prove a carico di Tamburrino siano sufficienti a reggere un'eventuale misura cautelare. Saranno le motivazioni del provvedimento, al momento non ancora depositate, a far luce sulla circostanza. 

Secondo la Procura della Repubblica di Napoli Nord, ci sarebbero state, da parte degli imprenditori Franco e Salvatore Nicchiniello, promesse di soldi ad un dirigente comunale (circa 30mila euro) e l’appoggio elettorale alle elezioni amministrative del 2016 a Tamburrino dietro l’interessamento per velocizzare il rilascio di una licenza per la realizzazione di un centro turistico in via Delle Dune a Villa Literno, richiesto dalla società 'CGN'.

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