Nasconde droga e pistola in casa, in carcere 29enne. Nei guai il 'complice' 22enne
Nell'abitazione trovati 58 grammi di cocaina e crack. Rinvenuta una pistola giocattolo trasformata e pronta a sparare
Trovato in possesso di 58 grammi di cocaina e crack e con una pistola semiautomatica calibro 9, detenuta illegalmente. Per questo motivo è stato arrestato il 29enne Carmine Cesarano, residente a San Prisco ma nato a Santa Maria Capua Vetere. Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Caserta e del Commissariato di Santa Maria Capua Vetere hanno fatto scattare il blitz quando sono stati sicuri che nell'appartamento ci fosse la droga e soprattutto che la casa fosse utilizzata per nascondere armi.
Il 29enne è stato bloccato in strada e trovato in possesso delle chiavi di un immobile in via Michelangelo a San Prisco. E quindi è partita la perquisizione domiciliare. Nell'appartamento trovate 2 buste di cellophane contenenti cocaina e crack ed un bilancino elettronico di precisione; inoltre, a seguito di ulteriore perquisizione dell’abitazione dell’indagato, trovati 39 involucri di cellophane termosaldati contenenti cocaina e crack, il tutto per un peso complessivo di 58 grammi.
In un altro appartamento invece il 29enne aveva nascosto una pistola, grazie all’ausilio di una terza persona. Il blitz è scattato in via Leonardo da Vinci a Santa Maria Capua Vetere. La pistola nascosta in un ripostiglio di pertinenza dell’immobile è risultata poi essere clandestina e originariamente arma giocattolo fatta poi oggetto di modifica e quindi perfettamente idonea allo sparo.
Solamente per il caso di occultamento della pistola è stato anche denunciato un 22enne, B. V., residente a Santa Maria Capua Vetere per il reato di detenzione illecita di arma clandestina.
Il 29enne Cesarano invece è stato condotto presso la casa circondariale di S. Maria Capua Vetere.
L’operazione di cui è cenno è frutto della costante sinergica attività di contrasto al traffico di stupefacenti esperita dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta e dal Commissariato di Santa Maria Capua Vetere che oltre ad adeguare i protocolli investigativi alle nuove sofisticate strategie criminose escogitate dai trafficanti a causa della perdurante emergenza epidemiologica ha fatto luce anche sulla rete di fiancheggiatori che hanno agevolato la condotta criminosa del Cesarano.