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Cronaca Capua

Disastro ambientale nel Volturno: chiuse le indagini su sindaci, dirigente ed imprenditrice

Il pm Mannu ha notificato il decreto e si prepara a chiedere il giudizio per Centore, Antropoli, Greco e Castri per gli scarichi delle fogne nel fiume

Disastro ambientale nel fiume Volturno. E' questa l'accusa mossa dal pm Marina Mannu, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che ha chiuso le indagini ed ora si prepara a chiedere il processo nei confronti degli ex sindaci di Capua Carmine Antropoli ed Eduardo Centore; del dirigente del settore Lavori Pubblici Francesco Greco; e di Eleonora Castri, titolare dell'Agave che era affidataria della manutenzione degli impianti di sollevamento a servizio della rete fognaria che dovevano garantire il corretto collettamento delle acque reflue urbane.

Secondo quanto ricostruito dalla Procura sammaritana, la manutenzione degli impianti sarebbe stata carente o, addirittura, inesistente provocando in questo modo fuoriuscita dalle acque reflue dalle sezioni fognarie, con l'acqua di fogna che sarebbe finita, in questo modo, direttamente nel fiume Volturno.

Dalle analisi effettuate dall'Arpac, con i prelievi in prossimità dei due maggiori impianti di sollevamento asserviti alla rete fognaria di Capua (borgo Santella e via Giardini), erano emerse elevate concentrazioni del batterio escherichia coli e dei tensioattivi totali di azoto amoniacale e ossigeno, chiaramente legati alla presenza nelle acque di sostanze organiche provenienti dalle fogne cittadine, senza alcun trattamento di depurazione.

Oltre al disastro ambientale gli indagati - difesi dagli avvocati Michele Spina, Mauro Iodice e Gerardo Marrocco - sono accusati, tra l'altro, anche di deturpamento di bellezze naturali.

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