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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Capua

Scarichi nel Volturno, spunta raid vandalico agli impianti

Colpo di scena al processo all'ex sindaco Centore ed altri due: le rivelazioni dei carabinieri

Colpo di scena al processo per gli scarichi nel fiume Volturno in cui sono imputati l'ex sindaco di Capua Eduardo Centore, il dirigente ai lavori pubblici Francesco Greco ed Eleonora Castri, titolare di Agave che era affidataria della manutenzione degli impianti di sollevamento a servizio della rete fognaria che dovevano garantire il corretto collettamento delle acque reflue urbane. Spunta un atto vandalico che avrebbe provocato al momentaneo spegnimento dell'impianto ubicato il località Borgo Santella, per effetto del quale poi si sarebbero verificati gli sversamenti contestati.

A confermarlo ai giudici del collegio presieduto da Rosetta Stravino del tribunale di Santa Maria Capua Vetere è stato uno dei carabinieri forestali che avrebbero effettuato il primo accesso agli impianti. Secondo la ricostruzione dell'ufficiale di pg, infatti, l'impianto di borgo Santella avrebbe subito il danneggiamento di alcuni pannelli ad opera di ignoti in seguito al quale sarebbe stato messo 'fuori servizio'. Sarebbe bastata poi l'accensione manuale per riprendere le normali attività di collettamento delle acque reflue urbane, cosa poi effettivamente avvenuta. 

Una circostanza nuova, che non sarebbe stata segnalata in fase di indagini, che apre nuovi scenari con le responsabilità da parte degli odierni imputati che potrebbero ridimensionarsi. Si torna in aula alla fine di gennaio. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Michele Spina, Mauro Iodice e Gerardo Marrocco. 

Per la Procura, la manutenzione degli impianti sarebbe stata carente o, addirittura, inesistente provocando in questo modo fuoriuscita dalle acque reflue dalle sezioni fognarie, con l'acqua di fogna che sarebbe finita, in questo modo, direttamente nel fiume Volturno. Dalle analisi effettuate dall'Arpac, con i prelievi in prossimità dei due maggiori impianti di sollevamento asserviti alla rete fognaria di Capua (borgo Santella e via Giardini), erano emerse elevate concentrazioni del batterio escherichia coli e dei tensioattivi totali di azoto amoniacale e ossigeno, chiaramente legati alla presenza nelle acque di sostanze organiche provenienti dalle fogne cittadine, senza alcun trattamento di depurazione.

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