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Cronaca Casal di Principe

La Procura ordina le demolizioni dopo l'estate: 8 persone resteranno senza casa

Il primo abbattimento scatterà il 2 settembre: la triste storia di Aniello Stabile, 36enne di Casal di Principe

Gli abbattimenti delle case abusive partiranno dopo l'estate. La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha ordinato le demolizioni degli immobili costruiti senza licenze. La prima scatterà il 2 settembre e otto persone resteranno senza una casa. 

Il caso

E' il caso di Aniello Stabile, 36enne di Casal di Principe. Non ha una qualifica né un lavoro: mantiene la famiglia con quel poco che gli arriva dallo Stato. Dal 2 settembre 2021 non avrà nemmeno più una casa: la Procura sammaritana ha emanato un ordine di demolizione per l'immobile che con sacrifici ha lentamente rifinito. Il sindaco di Casal di Principe, Renato Natale non riuscirà a trovare un alloggio alternativo per Aniello e la sua famiglia. Aniello ha vissuto tutta l'infanzia con papà Tommaso, mamma Angelina ed i tre fratelli in uno scantinato nel palazzo della nonna. "Dormivamo tutti in una stanza, il bagno era nel cortile. C'erano pochi soldi ma tanto amore: mamma e papà non ci hanno mai fatto mancare nulla - racconta il 36enne casalese - Nel 2000 la nonna è morta e gli zii ci hanno cacciati di casa, mamma e papà hanno deciso di investire i pochi risparmi che avevamo in un terreno alla periferia di Casal di Principe: papà voleva darci un tetto sicuro dove metter su famiglia, senza la paura di essere cacciati di casa da un giorno all'altro. E poi...". "Io e Rita ci siamo sposati nel 2015, dopo 8 anni di fidanzamento - continua con l'amore negli occhi Aniello - Dopo poco è arrivato il piccolo Tommaso: gli abbiamo dato il nome di mio padre perché speriamo che diventi un uomo tutto d'un pezzo, come il nonno". Pochi mesi fa arriva l'ordine di sgombero: Aniello non lavora, ha due figli piccoli e non sa dove andare. Si rivolge al sindaco Renato Natale: l'amministrazione stanzia i fondi per rendere abitabile un bene confiscato alla camorra ma ci vuole qualche mese per terminare i lavori. Il giudice non vuole aspettare, non sente ragioni: il 2 settembre le ruspe arriveranno a Casal di Principe e demoliranno casa Stabile, sbattendo per strada due famiglie con 4 minori a carico. "Il sindaco sta provando ad aiutare le famiglie Stabile, conosce la loro situazione economica e la fragilità che vivono - fa sapere Fabio Zippo Cipriano, referente per Caserta del Coordinamento dei Comitati a Difesa del Diritto alla Casa della regione Campania - Ma il tempo stringe e se il governo Draghi non interverrà immediatamente per fermare le ruspe, altri 200 nuclei familiari finiranno per strada solo a Casal di Principe: dove metteremo questo esercito di senza tetto?".

La battaglia

La questione relativa alle demolizioni delle case abusive è scoppiata nel pieno della pandemia ed interessa da vicino molti comuni del casertano (come Casal di Principe, San Cipriano d'Aversa, Marcianise, Castel Volturno, Mondragone ma anche la zona di Baia Domizia, tra Cellole e Sessa Aurunca). Con i proprietari terrorizzati dal fatto di vedersi senza un'abitazione in un periodo di forti difficoltà economiche. Ed è per questo motivo che, fin da subito, si è creato un fronte comune per chiedere lo stop agli abbattimenti. Un appello è stato inoltrato, a marzo, al premier Mario Draghi, sottoscritto da tutti i capigruppo delle forze politiche del consiglio regionale della Campania, da oltre cento sindaci dei Comuni di tutte le province della Campania, dai presidenti dell'Anci e dell'associazione dei comuni delle isole minori. Una delegazione di proprietari di case oggetto di ordinanze di demolizione per via della loro edificazione in violazione alle norme edilizie è stata ricevuta, lo scorso maggio, a Palazzo Montecitorio dai deputati Carlo SarroRenata Polverini e Maria Spena, in rappresentanza de gruppo parlamentare di Forza Italia. Ma ad oggi, purtroppo, una soluzione per evitare una 'catastrofe sociale' non è stata ancora trovata.

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