rotate-mobile
Cronaca Casal di Principe

Colloqui tra anarchico Cospito e ras Casalesi: "Pezzetto per volta arriverà risultato su 41bis"

Le rivelazioni shock di Donzelli in aula e accuse al Pd: "Parlano coi terroristi amici dei mafiosi". Istituito giurì d'onore su dichiarazione deputato Fdi

Colloqui tra l'anarchico Alfredo Cospito, al 41bis, ed il ras dei Casalesi Francesco Di Maio, del gruppo Bidognetti. Rivelazioni che sono emerse alla Camera durante la discussione della proposta di legge sull'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie de sulle altre associazioni criminali, anche straniere.

L'intervento di Donzelli

A riferirlo è stato il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli che, nel corso del suo intervento proprio sul 41 bis, ha parlato di Cospito e di suoi rapporti con le mafie. Il parlamentare toscano ha evidenziato come "i mafiosi hanno il terrore del 41 bis, perché è quello strumento che impedisce al mafioso di controllare il territorio e fa avere al mafioso la certezza che lo Stato ha vinto. Sono decenni che la mafia prova in tutti i modi a cercare strade per fare cambiare idea allo Stato e lo Stato finora non ha cambiato idea. C’è una nuova strada, che sta tentando la mafia per far cedere lo stato sul 41 bis, e un nuovo personaggio: un influencer che sta utilizzando questo strumento ed è il terrorista Cospito", che da ottobre è in sciopero della fame proprio contro il carcere duro nei suoi confronti (è il primo anarchico al 41 bis). 

I documenti nelle mani del ministero

Donzelli, inoltre, cita "documenti presenti al ministero della Giustizia" da cui emergerebbero colloqui in carcere proprio tra Cospito ed un killer della Ndrangheta o con il ras dei Casalesi. Proprio Di Maio avrebbe riferito all'anarchico: "Pezzetto dopo pezzetto si arriverà al risultato". La risposta di Cospito è: "Deve essere una lotta contro il regime del 41 bis e contro l'ergastolo ostativo. Per me noi al 41bis siamo tutti uguali". Colloquio che ci sarebbe stato lo scorso 12 gennaio al carcere di Sassari. Lo stesso giorno, ha evidenziato Donzelli, in cui Cospito ha incontrato "i parlamentari Serracchiani, Verini e Orlando che andavano a incoraggiarlo nella battaglia: questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi e della mafia?", ha concluso Donzelli.

La reazione Dem

Parole su cui si è aperta una vera e propria bagarre in aula con durissime repliche dai banchi Dem.  "L'aula di oggi  - ha detto Debora Serracchiani, in un punto stampa fuori da palazzo Montecitorio - era chiamata in modo unanime ad approvare la proposta di legge istitutiva della commissione antimafia. Su questo pensiamo che ci debba essere unità. Questa unità è stata insozzata dalle parole di Donzelli, che sono gravissime e hanno contenuto e carattere di rilevanza penale. Visto che Donzelli ha importanti ruoli istituzionali, ci chiediamo se questa sia la posizione del presidente Meloni. Chiediamo alla presidente Meloni di prendere una posizione chiara. Ci dica la presidente Meloni se la pensa allo stesso modo". Noi, ha proseguito "non abbiamo mai messo in dubbio il 41bis. Quello che abbiamo fatto, e lo rivendichiamo perché è un diritto-dovere dei parlamentari, è andare in carcere per verificare le condizioni di salute di questa persona e per capire se potesse essere seguito adeguatamente". "Oggi non sarà sfuggito che nell'altro ramo del Parlamento è successa una cosa estremamente grave che noi stigmatizziamo con forza - ha aggiunto la presidente dei senatori del Pd - L'onorevole Donzelli ha pronunciato accuse gravissime contro esponenti del Pd e ha offeso il ruolo dei parlamentari, dimostrando di non conoscere le loro prerogative. Apprezziamo che il ministro Nordio abbia sconfessato le parole di Donzelli ma chiediamo che venga in aula il prima possibile per un'informativa urgente e per chiarire le rivelazioni fatte in aula dal deputato di FdI. Vista la gravità delle parole di Donzelli ci sarebbe piaciuto sentire la voce della Presidente Meloni". 

Giurì d'onore su parole Donzelli

Il presidente della camera Lorenzo Fontana ha accettato di istituire una commissione sulla dichiarazioni del deputato Donzelli, il cosiddetto "giurì d'onore". "I toni e la parole utilizzate nell'ambito della dialettica politica devono essere sempre mantenute nell'alveo del rispetto reciproco, che deve assicurato nei confronti dei singoli colleghi e delle forze politiche qui rappresentate, ma anche dell'istituzione di cui facciamo parte" spiega Fontana. "Nella parte antimeridiana della seduta facendo riferimento sia alle espressioni contenute nell'ultima parte dell'intervento del deputato Donzelli sia alle affermazioni rese successivamente da altri deputati, anche di opposizione, la dialettica politica è andata oltre il rispetto di tale principio", specifica. In proposito "nell'ambito delle prerogative previste dall'art.58 del nostro regolamento è stato richiesto al presidente della Camera di nominare una apposita commissione che sarà incaricata di verificare quanto accaduto e la fondatezza delle affermazioni rese nel corso della seduta. L'attivazione di tale strumento potrà condurre una opportuna soluzione della vicenda", conclude.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Colloqui tra anarchico Cospito e ras Casalesi: "Pezzetto per volta arriverà risultato su 41bis"

CasertaNews è in caricamento