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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Covid, ospedali in affanno: stop a ricoveri e attività ambulatoriali

Saranno garantiti solamente quelli d'urgenza e chiaramente quelli indifferibili

"C'è necessità di garantire la disponibilità di un più adeguato numero di posti letto sia nella degenza medica che chirurgica da dedicare ai pazienti affetti da covid-19". L'emergenza Covid continua a preoccupare e arrivano già i primi provvedimenti che fanno capire quanto stia diventando tragica questa 'quarta ondata'. Gli ospedali sono già in affanno e l'Unità di Crisi regionale ha deciso la "sospensione temporanea delle attività assistenziali di elezione e di specialistica ambulatoriale nel sistema sanitario regionale”, visto che la situazione pandemica sta "provocando crisi evidenti nella risposta assistenziale delle strutture sanitarie pubbliche. Le stesse prospettive a breve periodo non offrono dati rassicuranti per una subitanea inversione di tendenza"

Pertanto, al fine di consentire una rapida ottimizzazione dell’organizzazione ospedaliera per fronteggiare questa emergenza si è deciso di impegnare il personale sanitario pubblico e convenzionato "in via prioritaria alla gestione dei pazienti covid, visto il perdurare dello stato di emergenza e delle disposizioni che consentono alle Regioni di prevedere una rimodulazione e/o sospensione delle attività di ricovero, ravvisata la necessità di garantire la disponibilità di un più adeguato numero di posti letto sia nella degenza medica che chirurgica da dedicare ai pazienti affetti da covid-19, ritenuto a scopo preventivo di dover attivare ogni utile iniziativa tesa a ridurre il rischio di contagio”. 

Quindi sono sospesi dal 10 gennaio i ricoveri programmati sia medici che chirurgici presso le Strutture sanitarie pubbliche stabilendo la possibilità di effettuare solo ricoveri con carattere d’urgenza “non differibili” provenienti dal Pronto Soccorso o per trasferimento da altri Ospedali, con la precisazione che tale sospensione è valida per tutti i ricoveri programmati, ad eccezione dei ricoveri per pazienti oncologici, oncoematologici, di pertinenza ostetrica, trapiantologica, nonché delle prestazioni salvavita e di quelle la cui mancata erogazione può pregiudicare nell'immediato la salute del paziente e, pertanto, non procrastinabili.

Stop anche a tutte le attività di specialistica ambulatoriale, nelle medesime strutture, che non siano caratterizzate da urgenza o indifferibilità (attività ambulatoriali per le prestazioni di oncologia, oncoematologia, dialisi e radioterapia e attività di screening oncologico).

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