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Cronaca Maddaloni

Quattrocentomila mascherine e test rapidi falsi: sequestrato carico in stazione

Blitz della Guardia di Finanza a Maddaloni: la banda voleva importare 5 milioni di dispositivi

Quattro imprenditori cinesi denunciati, 400mila mascherine sotto chiave, 700 test rapidi sequestrati e una partita da 5 milioni di dispositivi di protezione come obiettivo da importare. Sono questi i numeri di un blitz della Guardia di Finanza di Torino che ha intercettato 400mila mascherine destinate alla vendita sul mercato nero, tra Maddaloni ed il torinese. 

Secondo quanto ricostruito dai finanzieri ideatore del business un giovane 26enne, fresco di laurea al Politecnico, che ha coinvolto gli altri 3 connazionali. E' stato lui, giunto in caserma con un'auto di grossa cilindrata con tanto di autista e interprete, a rivelare ai finanzieri i piani della banda. 

Due delle imprese coinvolte hanno aperto la partita Iva per il commercio all’ingrosso di dispositivi medici o protesi ortopediche proprio all’inizio del “periodo nero” ed in breve tempo, dichiarando falsamente in sede di controllo frontaliero che il materiale fosse destinato a “servizi essenziali” ovvero “pubblica utilità” hanno usufruito dello “svincolo diretto”. 

E così i finanzieri sono arrivati ad un magazzino a Torino dove hanno rinvenuto 700 kit per test rapidi, non conformi alla normativa in vigore. Nel magazzino di un market sono state rinvenute 100mila mascherine, altrettante in un ristorante di Sushi. Un altro carico viaggiava in direzione Maddaloni dove i finanzieri lo hanno intercettato, in stazione, sequestrando il carico. 

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